Dopo un silenzio discografico durato tre anni, il 7 ottobre la voce che è tornata a lacerarci dall’interno è quella degli Hate & Merda. Dal 2013, anno di uscita del loro album di debutto L’Anno dell’Odio – un full length che all’epoca ci colpì per l’impressionante visceralità delle tracce, brutali e sconcertanti soprattutto in sede live – il duo chitarra/batteria fiorentino ha riaffermato la propria negatività da chiaroveggente con la seconda pubblicazione: La Capitale del Male. Quest’ultimo si è rivelato essere un concept album che condensa i lati più neri dell’anima umana, e ne espone il male attraverso suoni pesanti e convulsi, riff brutali e spazi drone sinistri e angoscianti. Dal 2016 a oggi gli Hate & Merda sono stati impegnati a diffondere il loro disagio su ogni palco italiano e su molti stage europei: lo hanno fatto senza alcuna pietà, e con performance dall’elevata carica scenica in cui ogni contenuto musicale non ha mai mancato di colpire “dritto in faccia”. Un Coltello Sotto Il Letto Divide Il Dolore In Due è il titolo del nuovo EP dei figli della Capitale del Male, un lavoro che ha visto la collaborazione di BleuAudio Records, Dio Drone, Toten Schwan Records e Teschio Dischi, registrato, mixato e masterizzato da Produzioni Rumorose, con le illustrazioni di Coito Negato, e presentato per la prima volta in anteprima live sul palco del Krakatoa Fest IIII.
“Si deve mettere un coltello sotto il letto per tagliare il dolore in due” recitano in apertura due voci sovrapposte e cacofoniche, anticipando l’intro spiazzante fatto di lamenti di chitarra e drumming tribale di “Un Coltello Sotto il Letto Divide il Dolore in Due”. Il brano procede con un sound distorto e abrasivo che accompagna un testo urlato dalla singolare crudeltà. È una mattanza di distorsioni in drop tune, qualcosa che recupera da malatissime radici la viscera brutale dell’Anno dell’Odio, e la ripropone in veste più elaborata e nervosa. La traccia scorre dolorosamente fino a uno svuotamento caratterizzato da un riff di chitarra ipnotico e sincopato, arricchito da un campione vocale disturbante, dagli accenti minimali e marziali della batteria e da sovraincisioni dissonanti di chitarra. L’esasperazione cresce finché l’insieme non esplode in un efferato riff finale, trainato dal martellare del rullante, dalle urla e da una distorsione travolgente. Il dolore è diviso in due, ma è dimezzato o raddoppiato? Forse è quadruplicato, o almeno così ci suggerisce la seconda traccia dell’EP. “Tutti i Diavoli Muoiono Soli” è un viaggio attraverso un allucinato averno ambient/drone, un paesaggio desolato, disturbante, claustrofobico e nero. I layering fluttuano e si mescolano facendo dilatare i 5 minuti e 32 della traccia e spalancando l’abisso di una catabasi che ci fa affondare nei più oscuri recessidell’interiorità umana, mentre una voce femminile, probabilmente una bambina, recita una nenia di cui si colgono solo alcune inquietanti parole. La pelle si ritrae letteralmente. Provate ad ascoltare questa traccia in heavy rotation per poi guardarvi allo specchio: non riconoscerete più la stessa persona che conoscevate. “Tutti i Diavoli Muoiono Soli” trascina l’ascoltatore in un delirio visionario, una meditazione diabolica, ed evoca scenari immaginari che ricordano alcuni dei momenti più devianti e angoscianti del cinema, dagli incubi lucidi di David Lynch alle perversioni insane de The House that Jack Built di Lars Von Trier. È un’esperienza spirituale che pochi sono in grado di sostenere, quasi quanto la promessa di decapitazione con cui i Diavoli ci congedano all’uscita dell’inferno.
Con questa breve e devastante pubblicazione gli Hate & Merda affermano le loro buie doti compositive, ricordandoci che basta essere in due per dividere in due gli ascoltatori, per affondare nelle carni con lentezza e tagliare in due chiunque desideri una lenta agonia, ma soprattutto che basta un coltello per dividere in due ogni cosa che appartenga alla sfera umana, senza che il dolore accenni mai a diminuire.
(BleuAudio Records, Dio Drone, Toten Schwan Records, Teschio Dischi, 2019)
1. Un Coltello Sotto il Letto Divide il Dolore in Due
2.Tutti i Diavoli Muoiono Soli