Passo dopo passo negli ultimi quindici anni Spectral Lore, il progetto solista del greco Ayloss, si è stabilizzato come una realtà molto interessante nell’underground europeo. Quello proposto è un black metal multiforme, a metà tra il progressive e l’atmospheric, senza tralasciare l’accezione più sfrenata del genere e riuscendo a implementare anche incursioni ambient. Il sound coi vari lavori pubblicati si è affinato sempre di più e Ετερόφωτος, in uscita per I, Voidhanger Records il 23 aprile, punta a essere un altro tassello fondamentale per la one-man band, le cui pubblicazioni hanno sempre avuto una certa cadenza (questo è il primo full length dal 2014 ma nel mentre sono usciti tre EP e tre split – tra cui quello notevole con Mare Cognitum rilasciato lo scorso anno) e un livello stabile.
Lontano dalle influenze della scena locale e più vicino ad altre realtà quali l’appena citato Mare Cognitum, Midnight Odyssey e i seminali Darkspace, il progetto ha sempre abbracciato tematiche attinenti agli angoli più remoti del cosmo e della mente umana, con contaminazioni filosofiche che hanno avuto il loro spazio in diverse occasioni, come in questo caso. Difatti, il disco, il cui titolo si può tradurre con “colui la cui luce deriva dagli altri”, prosegue concettualmente un percorso iniziato in Sentinel (2012), reinterpretandolo con maggiore maturità e consapevolezza. Se il lavoro che viene ripreso era caratterizzato da un entusiasmo giovanile, in cui lo spirito protagonista raggiungeva una trascendenza spirituale, in questa sede il fine ultimo non è più un compromesso pacifico ma il rafforzamento di una prassi più ribelle. Divagazioni a parte, il perfezionamento del concept, al quale viene data un’impronta meno estasiata, va a braccetto con la coerenza musicale del progetto e i miglioramenti ottenuti col tempo, di cui questa produzione ne è l’ennesima conferma.
Come citato in apertura non ci sono mai stati grossi stravolgimenti nella carriera di Spectral Lore, quindi non sorprende la partenza con “Ατραπός”, le cui caratteristiche sono ormai il suo marchio di fabbrica. Un riffing fin da subito diretto ci introduce all’album, con sferzate melodiche essenziali ma ispirate. Il brano si divide tra una prima metà più forsennata e dritta al punto e una seconda più articolata, in cui spicca un cambio di registro con un settore in pulito evocativo. La struttura dell’opener viene ripresa anche nelle seguenti composizioni con i dovuti accorgimenti: la partenza semplice e dritta al punto che col passare dei minuti lascia spazio a un approccio più intricato, che mette in mostra le influenze progressive. Definite le basi dell’ascolto, con i successivi pezzi cambiano le carte in tavola, e l’ascolto si munisce della varietà necessaria per non risultare ridondante vista anche la durata totale attorno all’ora e un quarto. Si passa da “The Sorcerer Above The Clouds”, in cui le parti melodiche dominano la scena e ci regalano una piccola perla, ad “Apocalypse”, coi suoi ritmi cadenzati e l’atmosfera occulta. In chiusura “Terean”, pezzo che riprende tutte i molteplici scenari dell’album e li reinterpreta in ottica ambient, peculiarità immancabile nei full length del greco.
Sulla maturità di Spectral Lore c’erano ormai ben pochi dubbi e il suo quinto full length non fa nient’altro che ribadirla. Dopo gli ultimi anni in cui ha realizzato lavori focalizzati sul lato ambient/drone della sua proposta, come i due EP Voyager e Fossils, e l’apparizione in vari split, Ετερόφωτος era un lavoro molto atteso, che prosegue la carriera del progetto ellenico e mostra i risultati dell’esperienza acquisita anno dopo anno.
(I, Voidhanger Records, 2021)
1. Ατραπός
2. The Golden Armor
3. Initiation Into The Mystery
4. The Sorcerer Above The Clouds
5. Apocalypse
6. Ετερόφωτος
7. Terean