Prima regola, non prendersi mai sul serio. Mai. Leggendo il press kit di questo trio emerge come siano esperti di taekwondo, ninja(?), e Pokemon(!). La Atypeek Music ha ben pensato di assecondare i deliri di questi pazzi facendo uscire due EP nello stesso periodo, che prendono tutte le dissonanze e i tempi dispari del mathcore imbastardendoli con post rock e molto altro.
Copertina bianca o nera? Partiamo dalla nera (378). La follia omicida dei nostri parte con “3”, che tra tapping furibondo e stacchi fanno capire una volta di più come i francesi sappiano suonare con enorme perizia tecnica. Ritroviamo atmosfere plumbee e post rock nella traccia a seguire, che si dilunga in lidi vicini all’elettronica. I Nostri giocando con vocalizzi onomatopeici che fanno risaltare ulteriormente la follia che permea nella produzione. Il disco bianco (24615) è meno saturo e i suoni sono più limpidi, con frequente spazio per le aperture melodiche. Le tracce sono ovviamente un’orgia di riff complicati che cambiano repentinamente in altro. I rimandi a mostri sacri come i Don Caballero non mancano, ma nell’insieme si percepisce il gusto di chi suona e, diciamo, l’amore per quello che sta facendo. I Ça sembrano fregarsene bellamente di etichette e, come detto in apertura, si prendono davvero poco sul serio.
Per la ristretta nicchia degli estimatori del math rock e dei suoi derivati questa coppia di EP potrebbe essere godimento puro. Per gli altri il consiglio è di girare alla larga, per non diventare pazzi.
(Atypeek Music, 2016)
24615
2
4
6
1
5
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378
3
7
8
4 (Version Çub )