Freschi del contratto con la Rockshot Records i nostrani Karpenter realizzano il loro nuovo lavoro intitolato Sleepless. La band italiana, il cui moniker è dedicato al grande regista di film dell’orrore quale è John Carpenter, si è formata nel 2019 dalle ceneri di diverse band, tra le quali ricordiamo i Fightcast, Creep e Figure of Six. Il sestetto unisce elementi old school con brani dal sapore piuttosto moderno. Saranno riusciti a partorire un buon album e a miscelare per bene questi due elementi tanto diversi? Non ci resta che scoprirlo assieme nell’analisi di questa nuova fatica.
Si parte subito con la titletrack che è la tipica intro sorniona dai suoni elettronci e alieni che si conclude con un finale epico. Decisamente di altro spessore la seconda traccia “Mechanical Sense”. Sentiamo i riff serrati e caciaroni tipici dell’alternative metal e la voce del cantante Filippo Tellerini ricorda un po’ quella di Shadows degli A7X. Doppietta decisamente interessante “Shark” e “The Manor”, brani capaci di dare tanta carica all’ascoltatore grazie al drumming tanto pesante quanto chirurgico, anche grazie all’eccellente produzione. Di “The Hardest Party”, invece, apprezziamo lo stacco pulito che fa rifiatare l’ascoltatore ed il successivo assolo di chitarra, peccato che sia breve. Si conclude con “Dark Mountain Side”, arricchita da cori in sottofondo e da un altro interessantissimo assolo di chitarra. Outro lungo come se la band non volesse separarsi dall’ascoltatore.
Che dire di questo Sleepless? Sicuramente un buon lavoro, prodotto bene e che a nostro avviso potrebbe ben intrattenere i fan del lato più alternativo della musica metal. Non gridiamo al miracolo, ma ci sentiamo di consigliare i Karpenter, in virtù di un ulteriore margine di miglioramento.
(Rockshot Records, 2021)
1. Sleepless
2. The Mechanical Sense
3. Perfection Valley
4. Falconer
5. Shark
6. The Manor
7. The Hardest Party
8. The Swamp Thing
9. No Vacancy
10. Dark Mountain Side