Nella prima metà degli anni ’90 in Svezia nacque un movimento musicale, nato come sottogenere del death metal, in cui alla classica violenza del genere veniva affiancata una massiccia dose di melodia, con forte utilizzo di riff rimandanti all’heavy metal classico; il genere (diventato indipendente vista la smisurata di band scaturite) prese il nome di death metal melodico e il suono tipico ha preso il nome di Gothenburg sound, in onore della città da cui provenivano le band che hanno dato inizio al tutto. In tutte le zone del mondo esistono band che hanno voluto ricreare e rinverdire gli antichi fasti di un periodo ormai passato, visto che il death metal melodico esiste sì ancora, ma fortemente contaminato da altri generi e sono poche le band che lo ripropongono genuinamente.
I Sein provengono dall’Italia e sono tra i pochi esempi di death metal melodico suonato senza fronzoli o particolari ricerche di contaminazioni, dando libero sfogo ad un amore ed una passione viscerale per il Gothenburg sound. La band veneziana non è altro che frutto del genio creativo di Francesco Begotti (batterista di Zeit, Anbruch, As The Sun e Dødehender), affiancato alla chitarra da Emanuele Barban (chitarrista degli As The Sun). Insieme a loro troviamo Nicolò Gerotto (voce e chitarra dei Maat Mons) al basso e Sebastiano Busato (cantante di Zeit, Anbruch, Dødehender e 400colpi) alla voce. Questo folle progetto di death metal melodico esordisce quest’anno con l’EP The Denial Of Death, pubblicato il 26 aprile in CD in edizione limitata su Callisto Records, Dingleberry Records e Indelirium Records, in vinile (edizione limitata di 100 copie numerate a mano) su Assurd Records e Callisto Records ed in versione digitale sulle maggiori piattaforme di streaming musicale da parte della Indelirium Records.
The Denial Of Death si articola in 6 pezzi diretti, quadrati, spaccaossa, accompagnandoci in una caduta verso il baratro più profondo dell’animo umano, passando tra grida di artistica disperazione, batteria al fulmicotone e che riesce a mantenere tutta la propria incisività anche nei repentini cambi di ritmo, assoli malinconici di chitarre sprigionanti decadente melodia e interludi di archi che aggiungono benzina al fuoco già alto della malinconica essenza del disco; ogni singola nota o frammento dell’album sembra essere uscito dai Fredman Studios (vero e proprio fulcro del Gothenburg sound, dove sono nati i capolavori di Arch Enemy, At The Gates, The Crown, Dark Tranquillity, Gardenian, The Haunted, In Flames, Soilwork, Opeth, citandone solo una minima parte).
Non ci sono momenti bassi nel disco, tutte le tracce sono pietre miliari del genere e tutti i componenti della band sono degni di menzione: Sebastiano sembra il miglior Thomas Lindberg (cioè quello di Slaughter Of The Soul), con le sue grida disperate e lancinanti; Francesco si dimostra un batterista poliedrico, ponendosi perfino al di sopra di tanti nomi sacri del genere (a partire da Adrian Erlandsson degli At The Gates), con la sua batteria martellante, diretta ma mai banale; chitarra e basso sono allo stesso altissimo livello degli altri strumenti.
Come se non bastasse l’altissimo contenuto di musica presente in questo lavoro, sono presenti diversi ospiti ed amici ad accompagnare il quartetto veneziano: Francesco Cinacola Mialich dei Maat Mons guest vocals in “Where The Angels Retreat”; Nicola Manzan dei Bologna Violenta suona gli archi nella title-track e Aza presta la sua splendida voce nell’outro del disco. Ultima chicca: il logo dei Sein è stato disegnato nientepopòdimenoche da Christophe “Lord Of The Logos” Szpajdel, autore di innumerevoli logo di band, tra cui Emperor, Moonspell, Borknagar e Aborted.
Per chi ama il death metal melodico degli anni ’90 questo EP è veramente imperdibile perché è, come dichiarato dallo stesso Francesco Begotti, “un disco fatto dai fan per i fan”; per chi non conosce il genere, The Denial Of Death è un ottimo inizio per un amore duraturo.
(Assurd Records, Callisto Records, Dingleberry Records, Indelirium Records, 2021)
1. A World Of Madness
2. Spiral End
3. Where The Angels Retreat
4. The Birth Of Tragedy
5. The Denial Of Death
6. Overdose Delusion