Black Breath > Slaves Beyond Death

(Southern Lord Records, 2015)  1. Pleasure, Pain, Disease 2. Slaves Beyond Death 3. Reaping Flesh 4. Seed Of Cain 5. Arc Of Violence 6. A Place Of Insane Cruelty 7. Burning Hate 8. Chains Of The Afterlife Il nuovo disco dei Black Breath potrebbe essere il miglior disco death metal dell’anno. Cominciamo con questa provocazione,…

C R O W N

Abbiamo raggiunto Stephane Azam, leader dei C R O W N, per scoprire di più su Natron, il nuovo disco della band francese capace di destabilizzare ed entusiasmare la nostra redazione. L’album è un impasto sludge/industrial  che impartisce, con padronanza unica, la lezione dei Godflesh in un clima grigio e nero spiccatamente post punk, tipico…

Zulus > II

Non lasciamoci fuorviare dalla cover di II: per quanto l’artwork presenti un ritratto di cattivo gusto il suo intento è solo quello di depistarci dalla musica degli Zulus, ovvero un rock’n’roll certamente aggressivo e rumoroso ma anche giocoso e divertente. Gli Zulus sono un quartetto di New York che si esprime attraverso un garage rock…

Una tranquilla settimana bolognese

Sólstafir, Mono, The Ocean, Pigs, Sofy Major, Hyperwülff, Mutoid Man, Storm{O}, Meanlover. Non è la line-up di un nuovo, molto eterogeneo festival musicale, ma i gruppi che, per una straordinaria coincidenza, era possibile godersi a Bologna in soli tre giorni, dal 28 al 30 ottobre appena trascorsi. Merito dei ragazzi del Freakout Club, che da…

Horna > Hengen Tulet

Tra i nomi di spicco nel panorama black metal finlandese ci sono gli Horna. Il gruppo capitanato da Shatraug da diverso tempo porta tenebre e occulto in tutto il mondo: Hengen Tulet è il loro nono album. Già dal precedente Askel lähempänä Saatanaa gli Horna sono sotto contratto con la label tedesca World Terror Committee,…

TesseracT > Polaris

I britannici TesseracT tornano a farci visita a pochi mesi dall’uscita del bellissimo live album intitolato Odyssey/Scala e ovviamente lo fanno in grande stile. Praticamente ogni anno, dal 2010 in poi, ci regalano emozioni con un full-length o con un EP; quest’anno è toccato al formato più lungo, ecco dunque Polaris. Il djent che caratterizzava…