Ritornano dopo due anni esatti gli svizzeri The Universe By Ear. Il loro secondo lavoro, ancora una volta senza titolo, uscirà a marzo per la tedesca Sireena Records.
Il sound della band rimane fedele all’esordio, si parla di chitarre taglienti e acide contrapposte al basso pulsante. Quello che cambia in maniera piuttosto netta è il songwriting: ora i brani virano tutti su minutaggi estremamente ridotti, i pezzi hanno un piglio garage rock e di rado superano i cinque minuti di durata. “Been Here Before” ben rappresenta quanto detto con la sua forma di canzone ben definita fatta di strofa e ritornello sparatissimi. Dimenticatevi gli svarioni sonici del disco precedente dove i musicisti si prendevano il tempo di dilatare ed improvvisare. Gli svizzeri non rinunciano fortunatamente alla psichedelia debitrice dei Pink Floyd periodo Syd Barret e sfornano perle come “Follow the Echo” oppure “Euphoria” dove gli strumenti prendono il giusto spazio e intrecciano paesaggi onirici. Interessante anche la deriva più pesante di “Lessons From An Ordinary World” che pare un brano dei Motorpsycho più stoner.
Con il loro secondo disco, il combo svizzero cerca di approfondire altre vie soniche con la giusta attitudine. Buon ascolto!
(Sireena Records, 2019)
1. Been Here Before
2. Where All Sheep Are Black
3. Temperamental Apathy
4. Follow The Echo
5. Fall
6. Bad Boy Boogie
7. Euphoria
8. Lessons From An Ordinary World
9. Sand
10. And Dust
11. Loudest Gorilla In The Cage
12. Transitional Hairdo