A distanza di tre anni tornano i parigini Betraying The Martyrs, capitanati dal tatuatissimo britannico Aaron Matts, chiamati con questo secondo album Phantom a riconfermarsi dopo l’ottimo esordio di Breathe In Life. La ricetta proposta è la stessa, un massiccio e tecnico deathcore alternato a pomposi passaggi melodici, il tutto in una maniera molto personale.
Il brano che ci dà il benvenuto è “Jigsaw”, col quale la band si riconferma fedele alle proprie origini: l’intro è davvero brutale e fa subito venire in mente band come Chelsea Grin o Whitechapel, e il pezzo è arricchito dal solito growl tonante di Matts, davvero in forma. Segue “Where The World Ends”, scelto come primo singolo dell’album, un pezzo composto da ottimi breakdown e impreziosito da potenti vocals rese ancora più malsane grazie all’utilizzo di un octaver (forse ai più potrà risultare un po’ stucchevole questo effetto, che di fatto ci accompagna per buona parte dell’album); nota di merito per la devastante parte finale. “Walk Away” completa il terzetto d’apertura, mantenendo il buon livello grazie a riff ficcanti, breakdown ben dosati e clean vocals molto azzeccate che fanno subito presa. Non convince invece l’ultimo singolo proposto dalla band, “Let It Go”, un tributo alla pellicola cinematografica per bambini Frozen, che risulta francamente fuori luogo. Non lasciano molto il segno neanche “L’Abysse Des Anges”, “After Life” e “Your Throne”, tre brani strumentali che dovrebbero spezzare le parti più violente dell’album ma che danno la sensazione di essere messi lì solo come riemptivi. Degni di nota sono invece la title track “Phantom (Fly Away)”, che vede l’ospitata di Gus Farias dei Volumes, “Lighthouse” e “Closure Found”, pezzi interessanti che alternano sapientemente growl, scream e parti pulite molto orecchiabili e convincenti. Menzione particolare per “Legends Never Die”, dedicato al defunto Mitch Luker. Che la terra gli sia lieve!
Tutto sommato, questo sophomore album dei Betraying The Martyrs è un ottimo prodotto, forse un po’ meno brillante del suo predecessore, ma comunque molto apprezzabile. Chi odia il genere si rivolga altrove, ma gli amanti del deathcore che ancora non conoscono questa band faranno meglio a recuperare e per loro l’acquisto è assolutamente consigliato.
7.0
(Sumerian Records, 2014)
1. Jigsaw
2. Where The World Ends
3. Walk Away
4. Let It Go
5. L’Abysse Des Anges
6. Phantom (Fly Away) (feat. Gus Farias)
7. What’s Left of You
8. Afterlife
9. Legends Never Die
10. Lighthouse
11. Your Throne
12. Our Kingdom
13. Closure Found