Approcciarsi ad un lavoro come quello proposto dai The Blessed Beat richiede un’apertura mentale non indifferente. Si tratta di un progetto che vede coinvolti tre ottimi musicisti che affondano il proprio background nella sperimentazione musicale tout court, basato su elaborazione sonora a cavallo di generi diversi, e concepito basandosi su un libro di Charles Bukowski. Tutti questi elementi sono inglobati all’interno di MiV, creatura polimorfa e schizzata partorita dall’unione della chitarra effettata di David Kollar (visto anche nei KoMaRa), la tromba processata di Paolo Raineri (Junkfood) e le versatili ritmiche della batteria di Simone Cavina (Berserk!, Iosonouncane e molti altri).
Si passa dai dilatati soundscapes posti sul sottilissimo confine tra ambient, drone e nu jazz (“I Felt It In My Blood”) fino ai continui saliscendi dettati dallo schizofrenico approccio di sapiente improvvisazione dei Nostri. È così che incalzanti pattern ritmici imbastiti da Cavina e Kollar si mescolano a trame pregne di effettistica in un continuo dialogo tra chitarra e tromba (“Doesn’t Look Dead To Me”). Vi sono episodi dove la finezza e l’eleganza compositiva dei nostri raggiunge apici notevoli, come in “Like Garbage Left In The Sink” e “Just Like A Mermaid”, inframezzati tra loro dallo schizofrenico assalto in chiave noise di “The First To Come And The Last Thing To Go” e “You’ve Been Fucking Dead”. La spartiacque “Best Fuck I Ever Had” introduce invece un inquietante quanto affascinante mood noir con un lento ed eterno crescendo d’intensità. Conclude il lotto “Only A Damn Fool Falls In Love”, nella quale la tromba di Raineri si ritaglia spazi di dialogo solista poggiandosi su una base (poco ritmica e molto atmosferica) che molto rimanda all’approccio della musica concreta.
Ulteriore conferma della enorme bontà artistica dei nomi coinvolti, MiV si va a collocare tra i migliori lavori in ambito sperimentale dello scorso anno. Originale, fresco e mai scontato, il disco è consigliato sia a chi mastica il genere sia a chi non è così “introdotto”. Aspettiamo pertanto un nuovo lavoro da questi musicisti i quali, separati o uniti che siano, difficilmente deludono le aspettative.
(Autoproduzione, 2015)
1. I Felt It In My Blood
2. Doesn’t Look Dead To Me
3. Like Garbage Left In The Sink
4. The First To Come And The Last Thing To Go
5. Best Fuck I Ever Had
6. Just Like A Mermaid
7. You’ve Been Fucking Dead
8. Only A Damn Fool Falls In Love