Osservando la stupenda copertina di questo album, che rappresenta una divinità che mozza delle teste, possiamo aspettarci dai torinesi Nibiru un sound altamente personale e introspettivo, con significati che vanno ben oltre la semplice trasmissione di emozioni e sensazioni. Il sound emanato da Padmalotus è qualcosa di ipnotico, rituale, magmatico e inquietante, fatto di chitarre pastose, pungenti e stridenti, accompagnate sempre da un ottimo e azzeccato drumming (appare anche un gong); tali componenti creano vortici spaziali sonori che inghiottono tutto, immergendo l’ascoltatore in un viaggio orientale a bordo di un drone. C’è di tutto in Padmalotus, dai tempi primordiali, serrati e battaglieri del black metal per arrivare allo sludge/doom/drone e allo psych/acid rock. Urla, lamenti, gargarismi vocali (in “Ashmadaeva” appare anche un sample dal film L’arcano Incantatore) fungono da guida negli incubi evocati da queste musiche cangianti.
La forza di questo lavoro sta nella misticità che i Nibiru sono riusciti a inculcare in ogni angolo e nota di questo lavoro. La potenza della loro musica cresce ascolto dopo ascolto, nutrendosi di se stessa e assumendo la forma di creature sconosciute e divinità sciamaniche pronte a riversarsi su di noi. La band torinese, con queste quattro lunghissime composizioni (l’album dura circa un’ora), apre orizzonti musicali inesplorati e dilata la mente, arrivando direttamente al sistema nervoso centrale e facendo da qui partire il personale viaggio di ogni singolo ascoltatore.
Padmalotus è un lavoro letteralmente straordinario per qualità, personalità e sostanza; d’altra parte, proprio per queste tre qualità, possiamo anche chiaramente dire che questa roba non è per tutti. Se siete alla ricerca di musica (italiana, lo ribadiamo!) che vada ben oltre gli schemi conosciuti per librarsi al di sopra di questo pietoso pianeta, allora infilatevi qui dentro: avrete le risposte a tante delle domande che vi accompagnano durante il sonno, e contemporaneamente nuove domande che probabilmente mai vi eravate posti.
(Argonauta Records 2015)
1. Krim
2. Ashmadaeva
3. Trikona
4. Khem