Dopo Aftertaste (1997), ultimo lavoro con la formazione originale, gli Helmet si sono ripresentati con una line up totalmente nuova e guidata solamente da Page Hamilton, detentore del nome in quanto fondatore della band.
La vecchia generazione, nonostante lo sfascio evidente, ha provato a seguire e supportare la band anche in seguito a questi cambiamenti e non ha digerito né il mediocre Size Matters, né il seguente, mediocre, Monochrome né tantomeno lo scarso e deludente Seeing Eye Dog. Nonostante questo siamo ancora qui a parlare di loro con Dead To The World; per l’occasione gli Helmet si presentano ancora con una formazione sconosciuta guidata dal solo Page Hamilton.
Dal primo pezzo capiamo subito che le cose non quadrano e passando al secondo brano abbiamo il presagio che tutti gli undici pezzi vadano per una sola strada, quella del declino totale di una band, e di una offesa per il suo passato discografico seminale, unico e senza precedenti. Hamilton cerca di creare soluzioni vecchie, invano: quei rari vagiti che si sentono e che riportano agli anni Novanta (“Red Scare” e “Die Alone”) sembrano un imbarazzante recupero di vecchi riff demo, magari lasciati da Hamilton in qualche tape, per essere casualmente riesumati durante un trasloco. Il lavoro scarso dietro alle pelli dona un appiattimento unico, mentre le sezioni ritmiche basso/batteria (che erano la benzina dentro al motore di riff creato da Hamilton ai vecchi tempi) sono inesistenti. Oltre a questo la nuova voce di Hamilton non arriva da nessuna parte, adagiandosi perfettamente in un suono piatto, dritto e senza alcun tipo di personalità. Non è il caso di inferire con ulteriori disamine per farvi capire che cosa c’è dentro a questo lavoro, che, in poche parole, sentenzia la definitiva fine di questa band.
Se siete tra i vecchi che, come il sottoscritto, erano al Sonoria Festival nel 1994 e che tutt’ora ascoltano Strap It One e Meantime, evitate l’ascolto di questo album. Ne rimarrete delusi, amareggiati, con tanta voglia di fare un’unica domanda a Hamilton: “perché tutto questo?”
(EarMusic 2016)1. Life or Death2. I love My Guru3. Bad News4. Red Scare5. Dead to the World6. Green Shirt7. Expect the World8. Die Alone9. Drunk in the Afternoon10. Look Alive11. Life or Death (Slow)12. Move On