Ci sono generi ormai entrati nella storia per i quali ci sarà sempre qualcuno che sarà lieto di spendere dei soldi; vi sono poi per fortuna artisti che partendo da generi saldi e ben definiti riescono comunque a creare qualcosa di nuovo. È questo il caso dei Magnet Animals, progetto nuovo di pacca di Todd Clouser (A Love Electric) affiancato da Jorge Servin, Eyal Maoz e Shanir Blumenkranz, i quali, partendo da una base delta blues, si divertono ad aggiungere qualunque cosa gli passi per la testa. Avete voglia di ritmi funk? Ci sono. Avete voglia di momenti delicati a metà via tra lo smooth jazz e il lounge? Eccovi serviti. Preferite allucinazioni indotte da psichedelia e tempi dispari? C’è pure questo e molto altro ancora.
Ciò che ci ritroviamo tra le mani è quindi un lavoro prettamente strumentale che molto deve al concetto di jam session, in cui la voce assume quasi una valenza ritmica con i suoi spokenwords, passando da regimi veloci a regimi più lenti, passaggi più atmosferici e brani più groove, il tutto sfruttando il concetto dei ritmi ripetuti e metriche ipnotiche. A primo impatto può sembrare di essere dinanzi ad un’accozzaglia senza capo né coda, ma col tempo si riconoscerà il vero valore di questo Butterfly Killers. Un disco molto ben fatto, consigliato per chi volesse esplorare territori diversi dal normale.
(Rarenoise Records, 2016)
1. HeadphoneGirls
2. Atayde
3. Martha Dever
4. Baby Gods
5. Butterfly Killers
6. I Give Up And Love Somebody
7. State Of My Face
8. Bill Borroughs
9. Little John The Liar
10. Igual, Pero Peor