Dal profondo e caldo sud Italia arrivano i Rhino, band stoner rock nata non molto tempo fa. Il quintetto, dopo un primo EP nel 2013, arriva nel 2017 al primo full length, chiamato The Law of Purity, un disco presentato da una riuscitissima copertina, che simboleggia il grande amore della band per il genere.
Un problema che affligge molte band di questo tipo è il voler suonare a tutti i costi distorti e stordenti, con lo scopo finale di tramortire gli ascoltatori a suon di schitarrate e colpi di batteria a livello nucleare. Fortunatamente i catanesi in questione non sono solamente fumo negli occhi, ma anche tanta sostanza. Pur rimanendo nell’ambito del sound desertico tanto caro ai padri fondatori Kyuss (sia strumentalmente che vocalmente), il gruppo unisce un fattore importante, ovvero il groove, ad alcuni deliziosi inserti di prog moderno (Tool). Ed è solamente questo, nella sua semplicità, a rendere il disco sfizioso. Al gruppo piace anche rimescolare le carte, e quindi, a far compagnia alle bordate desertiche (l’esplosiva traccia “Bursting Out” o la vocalmente fiera “Nine Months”), si trovano diversi piccoli tocchi di classe. E quindi come non citare la maestria melodica che sbuca fuori in “Eat My Dust”, oppure l’abrasiva “A.&B. Brown”, nella quale traspare l’orientamento hard rock, o la particolare titletrack. Una cosa da non sottovalutare è l’immediatezza dei brani, che fanno il loro dovere nel giro di pochi minuti senza appesantire inutilmente l’ascoltatore.
In attesa dello sviluppo di un proprio marchio di fabbrica, questi ragazzi hanno dimostrato di saperci fare davvero. Consigliati!
(Argonauta Records, 2016)
1. Intro
2. The Law of Purity
3. Bursting Out
4. Grey
5. Nuclear Space
6. Eat My Dust
7. Nine Months
8. A.&B. Brown
9. Cock of Dog
10. I See the Monsters