I Kollapse sono un quartetto danese (per la precisione di Aalborg) formato nel 2012, che giunge oggi all’esordio sulla lunga distanza, dopo la pubblicazione di due split.
Sulla loro pagina Facebook gli scandinavi affermano di non preoccuparsi di essere incastonati in un genere ben preciso, ed in effetti questo Angst raccoglie diverse influenze. Fondamentalmente, però, i Kollapse si muovono tra black atmosferico (“Void”, “Til Holle”), crust (“Death of a Monotheist”, “Nesting”) e post hardcore, con l’inevitabile alone dei Neurosis (“Gueules Cassées”). La voce è molto spinta e disperata come richiede il genere, e sembra spesso rifarsi allo stile di Colin Van Eeckhout degli Amenra. I brani sono ben costruiti e denotano una notevole attenzione in fase di scrittura, pregio questo da rimarcare, anche se talvolta la sensazione è di eccessiva freddezza, come se la band intendesse seguire uno schema accuratamente predisposto.
Angst è cionondimeno un buonissimo esordio, che lascia intravedere prospettive interessanti per la band. Se i Kollapse sapranno smarcarsi da influenze che oggi sembrano troppo facilmente individuabili ed acquisire maggiore personalità, potremmo trovarci di fronte ad uno degli act più interessanti dell’underground europeo. Per ora, se amate i generi che abbiamo indicato, date senz’altro una chance a questo disco: non resterete delusi.
(WOOAAARGH Records, 2017)
1. Void
2. Death of a Monotheist
3. Gueules Cassées
4. Til Hølle
5. Blinding Light
6. Nest
7. Abandon
7.0