Dopo alcuni anni di silenzio i Collapse Under The Empire rilasciano, tramite la propria etichetta Finaltune, la loro ultima fatica The Fallen Ones. Dopo il lavoro poco ispirato del 2014 possiamo dire che l’attesa è stata ampiamente ripagata.
Siamo nell’ambito del post-rock più elettronico, con il quale i Nostri tessono melodie colme di tristezza. Pensato come un concept legato alla visione distopica del futuro dell’umanità, l’album punta tutto su atmosfere oniriche e oscure. Rispetto ai lavori passati, il suono delle chitarre è più ricercato, un ottimo ponte tra la freddezza del digitale e il calore dell’analogico. Se si dovesse fare necessariamente dei paragoni possiamo trovare in questo disco reminiscenze delle armonizzazioni elettroniche degli ultimi Mogwai. Le ottime “The Fallen Ones” e “Dark Water” rivelano questo nuovo approccio del combo. Più vicine ai lavori passati “A Place Beyond” e “Blissful”, le più cariche di synth che potrebbero far storcere il naso ai puristi del post-rock. L’apice del disco lo troviamo in “Flowers From Exile” che esprime al massimo il sentimento che tedeschi amano chiamare sehnsucht, lo struggimento per eccellenza. Un pianoforte accompagna con poche note l’incedere maestoso del brano che gioca su stratificazioni malinconiche.
The Fallen Ones è un nuovo tassello per il duo che pare aver ben chiaro il percorso intrapreso. Chi vive di post-rock avrà di che godere.
(Finaltune, 2017)
1. Prelude
2. The Fallen Ones
3. Dark Water
4. A Place Beyond
5. Blissful
6. The Forbidden Spark
7. The Holy Mountain
8. Flowers From Exile
9. The End Falls