Disco di esordio omonimo per questa nuova band tedesca chiamata in maniera alquanto bizzarra, Moto Toscana. La line-up del trio non vede in organico nessuna chitarra presentandosi solo con voce, basso e batteria, per un sound che va diretto verso lo stoner/doom, includendo anche delle interessanti varianti riconducibili al funky, per il momento poco sfruttate.
Non sono pochi i gruppi che si cimentano senza la sei corde, e ciò richiede doti non indifferenti per spiccare. I Moto Toscana ci provano, ma incappano in alcuni problemi: in primis un mixing/produzione non all’altezza che dona alla batteria un suono orrendo, per non parlare poi di una staticità troppo preponderante. Il disco va principalmente in due direzioni, una stoner con parti distorte e fumose (“Craving”, “Dolorous” o “All of It”) e l’altra più sul doom (“Ride”, “Among the Dead” o “Never Over”) puntando molto sull’aspetto diretto e quadrato, senza andare troppo per le lunghe con parti psichedeliche. Purtroppo le tracce alla lunga finiscono per assomigliarsi, presentando gli stessi stilemi. Le parti funky che dovrebbero rendere più pieno il sound sono relegate a poche e timide comparsate in alcune ritmiche di basso (si ascoltino a tal proposito “Sickandtwisted” e “Sweet Demise” dall’eccellente groove). Non c’è molto altro nell’album, che regala pochi momenti di spicco e tende a finire nel dimenticatoio nel giro di pochi ascolti data una linea compositiva troppo statica.
Moto Toscana è un album povero di idee e sufficientemente potente per garbare solo ai fanatici del genere, ma che faticherà a rimanere impresso poiché che si spegne troppo in fretta: ci vorrebbe più gavetta ed affinamento nel songrwiting.
(Tonzonen Records, 2018)
1. Sickandtwisted
2. Sweet Demise
3. Craving
4. Dolorous
5. Never Over
6. All Of It
7. Ride
8. Exclusive
9. Among The Dead