Quello dei pugliesi The Whip Hand è un ottimo ritorno e fra le proposte più valide e convincenti uscite quest’anno nel panorama italiano che orbita attorno a shoegaze e similia. Abbandonata quasi del tutto la cupezza post-punk che li contraddistingueva in passato, Sometimes We Are è uscito ad ottobre per Lady Sometimes e Mia Cameretta.
Qualche residuo di post- punk darkeggiante resiste ma la scrittura è tutta orientata su un dream pop strettamente imparentato con lo shoegaze con l’ausilio di sbrilluccichii post-rock e delle influenze più emo che sgusciano fuori di tanto in tanto. Per questo Sometimes, We Are è un album freschissimo, valido, ricco di trovate, che scorre placido sulla stessa lunghezza d’onda toccando qua e là tutto uno spettro di influenze amalgamate a perfezione per un lavoro stupendo. Trame sbiadite e nostalgiche, toni delicati e grigi scossi da squarci di luminosità, batteria rutilante e sicura, intense incursioni di chitarra, voce ammaliante, riverberi e sferzate ventose, cupi mantra oltre a tutti gli ingredienti classici di un buon album dream pop compongono un lavoro impalpabile e leggero come una nuvola, elegante e ben prodotto.
Se amate certe sonorità sognanti ed eteree e se i vostri ascolti non si fermano alle sole grosse uscite internazionali, Sometimes, We Are è una tappa d’ascolto obbligatoria.
(Lady Sometimes Records, Mia Cameretta Records, 2018)
1.Lay Down
2.Your Thoughts
3. Already Gone
4.The One Who’s Taking Care of the Past
5.Compromises
6.I’ll Never Be (But)
7.Sometimes, We Are
8.Cannonball
9.Summer Day
10.Regret Theory