Approdati in casa Pelagic Records, i Set and Setting danno alle stampe il loro quarto album Tabula Rasa che, ve lo diciamo fin da subito, è il più violento del combo statunitense.
Non fatevi ingannare dalle note soavi dell’introduttiva “Circling Doldrums”. Gli americani pestano forte e tirano manate in faccia nella seguente “Revisions Through…” dove paiono prendere le cadenze tipiche dell’hardcore per metterle al servizio del post-rock. Proseguendo l’ascolto i ritmi maestosi e cadenzati del terzo brano “…Perennial Longing”, risplendono grazie ai riff che si intersecano epici e creano veri wall of sound. Quello che colpisce in Tabula Rasa è la velocità con cui il combo passa da momenti di pura bellezza fatta da armonizzazioni e arpeggi a furore incontrollato, che in certi frangenti va ben sopra le righe, con risultati altalenanti come in “Ecdysis” dove in parte viene compromesso l’ascolto per via di questi cambi repentini. Parliamo di casi isolati, sia chiaro. I suoni del disco sono ottimi e le atmosfere (ascoltate “…The Black Swan ” oppure “Desolate Waves Confine…”) sono assolutamente colme di carattere.
Se siete amanti della musica strumentale e non avete paura di cambi stilistici troppo marcati è il disco che fa per voi. Per i puristi del post-rock, Tabula Rasa potrebbe essere fin troppo azzardato in alcuni passaggi.
(Pelagic Records, 2018)
1. Circling Doldrums
2. Revisions Through…
3. …Perennial Longing
4. Ecdysis
5. Circuital Tension Among…
6. …The Black Swan
7. Elucidation
8. Desolate Waves Confine…
9. …Wandering Tribulation