Tra i vari stati europei la Finlandia si è sempre dimostrata detentrice di una scena underground tra le migliori, che assume ancora più valore se si considerano i generi più estremi. In questo contesto, il nome di Shades of Deep Water, progetto solista di J.H., si sta facendo conoscere tramite un funeral doom radicato nelle atmosfere struggenti e sulfuree.
L’artista giunge al secondo album della sua carriera senza particolari dimostrazioni da fornire, avendo già messo a disposizione altre produzioni capaci di mostrarne l’attitudine nel corso di una carriera attiva da ben tredici anni. Come si può dedurre già da copertina e titolo, Death’s Threshold abbraccia tematiche relative alla morte nelle quattro parti che compongono la sua durata. Non viene messo a disposizione nulla di innovativo, l’angoscia che pervade l’ascolto è già pane per i denti di chi si è potuto ambientare all’interno del genere in passato, ma lo stesso soggetto potrebbe comunque sottolineare la qualità di quanto composto, per quanto lineare e mai sorprendente.
Il livello del lavoro è un continuo crescendo; all’inquietudine delle prime due parti si aggiunge una velata sensazione malinconica nella terza, canzone strumentale con una chitarra in clean e degli archi che si aggiungono nel finale, piccoli dettagli che aiutano molto il complesso, donando un tocco di particolarità. Nella quarta, e conclusiva, parte si rinnova il connubio tra le sinfonie decadenti e le ritmiche logoranti, il quale caratterizza la seconda metà del lavoro, in contrapposizione ai primi due brani, più diretti.
Death’s Threshold certamente non scrive nulla di nuovo, però ha tutte le carte in regola per fare ottima impressione nel vasto panorama scandinavo. Mai troppo pesante, pur non lasciando attimi di libertà all’ascoltatore, il disco è consigliato a tutti coloro che apprezzano quanto composto in passato da Mournful Congregation, Skepticism e affini.
(Dunkelheit Productions, 2019)
1. Death’s Threshold – Part 1
2. Death’s Threshold – Part 2
3. Death’s Threshold – Part 3
4. Death’s Threshold – Part 4