Rilasciato dalla fidata label Denovali il quarto disco a nome The Bersarin Quartett conferma e approfondisce quanto di buono fatto finora. La mente dietro al progetto rimane Thomas Bücker, che negli anni si è avvalso di collaboratori che hanno dato più respiro al suono algido dei precedenti lavori.
Come concept dell’intera esperienza ci sono echi di un passato lontano, dove Nikolai Erastowitsch Bersarin viveva in una Berlino occupata dai russi. Non traggano in inganno i beat della iniziale “2287”, il mood del lavoro è ben più cinematico di come può inizialmente apparire. I rumori ambientali aprono a melodie struggenti in “Bereit für die Ewigkeit” che crea momenti di purezza estatica. L’elettronica di “Das ist alles, was wir haben” e “Wenn wir nur wollen ” lambiscono territori di retrofuturismo e minimalismo che faranno la gioia dei fan di Murcof e Boards of Canada. La vera forza espressiva del lavoro fuoriesce con potenza negli ottoni presenti nella magnificente “Was nicht ist und niemals sein wird” che con un passo solenne crea il ponte perfetto tra ambient, elettronica e post-rock nella sua forma più contemplativa. Stessa fortissima potenza comunicativa nel gioiello di soli tre minuti e mezzo “Wie von selbst”, dove elettronica e musica suonata trovano l’equilibrio perfetto. Il lavoro procede in punta di piedi con una attenzione per i dettagli certosina: la sconfinata tristezza intrisa nei synth di “Gegen das Vergessen” e “Nichts zu verlieren” vi lacereranno l’animo.
Methoden und Maschinen ha avuto una lunga gestazione ma è valsa la pena attendere tanto. Macchine e metodo senza dubbio. Ma anche tanto cuore.
(Denovali Records, 2019)
1. Prolog
2. 2287
3. Bereit für die Ewigkeit
4. Das ist alles, was wir haben
5. Was nicht ist und niemals sein wird
6. Siehst du das auch
7. Wenn wir nur wollen
8. Das Prinzip der Entsprechung
9. Wie von selbst
10. Gegen das Vergessen
11. Nichts zu verlieren
12. Ursache und Wirkung
13. Futur II