Vestiges è il quarto lavoro in studio dell’artista francese Sairen. Su questo nuovo album si chiude un’era introspettiva e personale, lasciando spazio alle sonorità post-metal e ruvide nel suo contesto principale. Il musicista ama cullarsi all’interno di atmosfere oscure, con continui cambi di tempo lenti e dalle risonanze magnetiche, fino ad arrivare a gusti particolari e più sopraffini, come il dark metal e post-rock. Sono proprio questi generi che si collegano e coesistono tra di loro accompagnando l’ascoltatore in un mondo antico, quasi ottocentesco. Il disco viene prodotto per la Fluttery Records ed è ispirato totalmente alle continue domande che ognuno di noi prova a risolvere di continuo, senza arrivare a una conclusione, per poi perdersi nel vuoto e ritrovare noi stessi.
Con “Sacrificiel” troviamo subito il sound macchinoso che sprigiona un riff martellante e ripetitivo. Il chorus sognante si scaglia con violenza nella parte finale. A seguire “Inévitable”: una nota fastidiosa si agita all’interno di un oblio e si prepara ad urlare tutto l’odio e la sofferenza in una tempistica da urlo e devastante, fino alla chiusura malinconica. “Insecte” ha dei contorni molto pesanti, quasi doom stile Pelican. Nel feedback sonoro che unisce la struttura, ascoltiamo una grande padronanza sugli effetti sporchi che lasciano il segno. In “La Négatif Des Apparences” dal tiro lento e disarmante, il sound è vampiresco e collega in maniera impeccabile il timbro aggressivo e corposo di “V’empire”, una traccia incredibile per tutta la furia che viene messa nella sua composizione. In lontananza udiamo una voce di donna, che ci avvisa della sua presenza oscura e ipnotica. Il brano si conclude con i primi accenni dark metal con influenze gotiche, che portano la nostra attenzione, all’interno di un luogo buio e misterioso, stile horror anni ’70. Arrivando all’atto che conclude questo lavoro, la breve suite vintage “Interlude”, viaggia con sintonia su un synth graffiante. In chiusura il brano più lungo dell’album “Redicalitè Des Temps Derniers” dove viene racchiuso tutto il percorso sognante che narra le vicende eroiche di un nomade in una terra desolata.
L’importanza totale di questo disco ha un impatto emotivo evidente. L’artista cerca di entrare nell’animo più misterioso di ognuno di noi, usando tutto il suo potenziale artistico e di valore, senza precedenti.
(Fluttery Records, 2020)
1. Sacrificiel
2. Inévitable
3. Insecte
4. La Négatif Des Apparences
5. V’empire
6. Interlude
7. Redicalitè Des Temps Derniers