Parlando dei Deeds Of Flesh non serve certo dilungarsi in presentazioni, possiamo tranquillamente annoverarli tra i piloni portanti del technical brutal death metal mondiale nonché fonte di ispirazione per tante realtà formatesi dopo il loro album di debutto. In questi freddi giorni di dicembre hanno pubblicato la loro nona fatica da studio Nucleus, nonché primo disco orfano del chitarrista/vocalist Erik Lindmark, fondatore della band e della label Unique Leader Records, venuto a mancare nel novembre del 2018.
Nucleus si presenta sin da subito come un album concreto e solido attraverso il quale i Deeds Of Flesh hanno voluto ribadire la loro inesauribile passione per il metallo mortifero ed allo stesso tempo omaggiare lo scomparso leader della band, il tutto arricchito dalla collaborazione con svariati “grandi nomi” della scena extreme metal statunitense tra cui Frank Mullen, George “Corpsegrinder” Fisher e John Gallagher. Si parte con “Odyssey” brano dall’incipit strumentale, caratterizzato da atmosfere sci-fi dal mood evocativo che poi si evolveranno in una sorta di marcia dall’incedere marziale che cederà man mano il posto a sfuriate di blast beat, riff serrartissimi, ed un paio di maestosi assoli dal taglio siderale. La successiva “Alyen Scourge” è uno sfoggio di furia distruttiva sorretta da up-tempo forsennati spezzati da breakdown poderosi il tutto sempre all’insegna di riff e fraseggi tra chitarra/basso dall’alto tasso tecnico. Giunti a “Catacombs of the Monolith” incontreremo un brano dal sapore tipicamente old school che omaggia le prime opere della band ed in generale la scuola US death metal di cui i Nostri sono importanti esponenti, facendo sfoggio di riff quadrati e basso muscoloso. “Races Conjoined” punta su velocità d’esecuzione forsennata e riff vorticosi, coadiuvati da sferzate di basso ed un drumming variegato. La conclusione è affidata alla strumentale “Onward”, brano epico, quasi ritualistico che riporta alla mente le pompose marce trionfali dell’Antica Roma, il quale conclude degnamente questo Nucleus lasciando l’ascoltatore elettrizzato e soddisfatto.
Per fortuna qualsiasi prodotto partorito dai brutal deathstes Deeds Of Flesh è sempre una garanzia e sinonimo di qualità, infatti nonostante Nucleus sia stato plasmato senza il mastermind della band Erik Lindmark sostituito dietro al microfono da Jacoby Kingston (ex-bassista) il risultato è stato comunque gratificante ed ineccepibile; inutile aggiungere che l’ascolto è caldamente consigliato a tutti gli appassionati del metal estremo.
(Unique Leader Records, 2020)
1. Odyssey
2. Alyen Scourge
3. Ascension Vortex
4. Catacombs of the Monolith
5. Ethereal Ancestors
6. Nucleus
7. Races Conjoined
8. Terror
9. Onward