La prima cosa che colpisce di Acceptance è l’ammaliante artwork. Il contrasto tra i colori, la maestosità della natura, la desolazione e l’eleganza di uno scatto notevole che ci introduce al disco di debutto dei Mountainscape. La formazione a tre da Reading è attiva dal 2019 e si presenta con questo album, uscito il 26 febbraio per Trepanation Recordings in formato CD e cassetta, primo loro lavoro anticipato dal singolo “Resurgence” già disponibile dal maggio del 2020. Nell’ora abbondante di musica sono tante le influenze presenti, cambi di registro che mantengono alta la scorrevolezza dell’ascolto e richiamano tutti gli elementi del suddetto artwork, dai colori caldi e le sensazioni più eteree ai sentori più oscuri e malinconici.
Ci si immerge nell’ascolto e si nota subito come post-rock e post-metal siano i generi dominanti, la base su cui ogni pezzo si fonda per poi evolversi e svelare scenari doom, altri più feroci e vicini a un black metal atmosferico e sfumature ambient incluse ponderatamente, il tutto mantenendo il lavoro in chiave strumentale. Il contrasto tra i vari elementi è constatabile fin da subito e nel corso del disco riesce a non risultare stantio. Spesso il punto di partenza è situato nelle immancabili distese di delay, al centro dell’attenzione sin dalle prime due tracce, “Wilderness” e “Resurgence”, le quali con il passare dei minuti si legano a un’intensità sempre più incalzante, arrivando a rasentare il blackgaze. La successiva “Supernova” è una delle canzoni più trascinanti del disco valorizzata dalla combinazione tra la partenza, delicata e avvolgente, e la seconda metà, un’esplosione che ammalia e travolge allo stesso tempo. I primi brani presentano lo scenario che rimarrà praticamente immutato per tutto l’ascolto, caratterizzato da un’ottima tenuta, nonostante la durata totale da oltre un’ora e la natura strumentale del disco. Si nota nella seconda metà una maggiore incidenza dei versanti post-metal e doom, senza che prendano troppo il controllo e convoglino le attenzioni su di loro, ma andando ad accrescere un’intensità che si libera nella conclusiva, e poetica, “Descent”, che rilascia tutta l’energia accumulata coi precedenti pezzi.
Acceptance non spicca per l’inventiva, ma il trasporto dei pezzi è notevole, con influenze che vanno dai Red Sparowes ai Fen, formando un disco che alterna saggiamente i suddetti generi proposti in tutte le loro sfumature. Il risultato finale mette in evidenza il potenziale della formazione inglese, che lontana da scelte forzate e prevedibili conduce la nostra mente in mezzo alla natura, accerchiata solo dalla sua imponenza e dal suo fascino, mentre i tenui raggi solari colorano la scena. I Mountainscape si presentano con un lavoro solido, che delinea dei buoni punti cardine da cui partire per lo sviluppo del loro sound, con tutti i presupposti per fare strada nella scena post-rock/metal inglese ed europea.
(Trepanation Recordings, 2021)
1. Wilderness
2. Resurgence
3. Supernova
4. Visions
5. Acceptance
6. Lavawalker
7. The Otherside
8. Descent