Gli olandesi An Autumn for Crippled Children sono probabilmente una delle band più prolifiche del panorama estremo mondiale, con una media di circa un disco all’anno. Questa incredibile produttività ha creato dei dischi decisamente interessanti, dando la possibilità alla band di esprimere, forse meglio di tutti, un crocevia perfetto tra sonorità shoegaze e linee vocali tipicamente black metal. Soprattutto all’inizio della sua storia, infatti, il misterioso terzetto ha incuriosito molto con lavori come Lost e Only the Ocean Knows, che hanno avuto il merito di dare grande visibilità al trio. Nell’estate del 2020, a circa un anno di distanza dal buono All Fell Silent, Everything Went Quiet, la band registra un altro tassello del suo percorso: As The Morning Dawns We Close Our Eyes.
L’opener “Carefully Breathing” ci fa tornare istantaneamente alla mente il sound degli An Autumn for Crippled Children: le melodie shoegaze sono l’ingrediente principale della proposta, sopra le quali si staglia la voce black metal di Mcht. Il risultato è piacevole, e potrebbero riportare alla mente band come The Pains of Being Pure at Heart o My Bloody Valentine, ma senza stupire particolarmente. Il risultato, nel suo complesso, è decisamente melanconico e “romantico” se vogliamo, ma soffre di un generale appiattimento dei capitoli che compongono questo As The Morning Dawns We Close Our Eyes. Le canzoni successive (si potrebbero citare a tal proposito “Of Your Light”, “In Winter” o “Melancholia”) dipingono scenari innevati e riflessivi, come suggerisce la copertina, ma non riescono a replicare questa intensità concettuale nella musica in sé per sé: le canzoni scorrono abbastanza fluide ma manca quella potenza che permetterebbe alla band di fare un salto qualitativo importante. La title-track e la conclusiva “Last Night I Believed in You” invece, si presentano come i pezzi più avvolgenti dell’intero disco, con il loro retrogusto Alcest-iano e le melodie davvero riuscite stavolta.
La proposta degli An Autumn for Crippled Children è, per sua natura, dicotomica e ricca di contrasti: la contrapposizione tra luce e ombra, bellezza e violenza, melodie shoegaze e aggressività black sono gli elementi cardine della loro musica. Il più delle volte questi accostamenti funzionano molto bene, ma purtroppo dobbiamo notificare che questo As The Morning Dawns We Close Our Eyes non rappresenta di certo la fatica più riuscita della band olandese, che probabilmente sta iniziando ad accusare i grandi sforzi profusi in questi anni. Il risultato finale è come detto privo del mordente necessario per renderlo degno di nota, soprattutto dal punto di vista ritmico, sebbene non sia neanche etichettabile come fallimento. Tenere il livello alto con una prolificità così grande non è compito facile, bisogna dirlo, e qualcosa può essere perso per strada.
(Prosthetic Records, 2021)
1. Carefully Breathing
2. Of Your Light
3. In Winter
4. Splendour Unnoticed
5. As the Morning Dawns We Close Our Eyes
6. Hearts Closed
7. Melancholia 04:03
8. Last Night I Believed in You