I Duel sono un progetto stoner rock formatosi a Austin, Texas, nel 2016. Le loro influenze oscure si liberano in modo eccellente all’interno di sonorità acide e psichedeliche, con un indirizzo particolare al periodo anni ’70. Nella band militano due ex componenti del super gruppo heavy Scorpion Child, che lasciano un’impronta definitiva al sound. In Carne Persona, prodotto e distribuito dall’etichetta italiana Heavy Psych Sounds, con base a Roma, è una miscela esplosiva di nove brani tirati al massimo e avvolti da un tiro infernale, per un’energia sfrenata e inconfondibile. Gli assoli mistici e deliranti di Tom Frank, leader carismatico della band, si incastrano al tappeto corposo della ritmica e una voce ruvida, che si abbatte come una valanga devastante.
“Children of Fire” è l’apertura graffiante di questa nuova opera, che segue le orme degli esordi della band, con un brano diretto e aggressivo. L’assolo maniacale di chitarra si sposa alla grande, insieme alla classica e orecchiabile voce di Tom, per una composizione semplice su una base solida, che annuncia un ennesimo percorso fresco e originale. Segue la psichedelia ricercata di “The Veil” con i suoi cambi particolari in stile orientale, le chitarre distorte accendono la luce su un ritornello che nel silenzio fa capolino, insieme all’assolo stupendo che chiude la traccia. Con “Anchor” invece torna l’attitudine punk, un’altra chiara influenza che la band inserisce in ogni composizione. L’unione delle due chitarre danza a ritmi elevati, creando un’atmosfera polverosa. “Behind the Sound” ha un contrasto notevole, portando all’orecchio un classico heavy metal stile Black Sabbath. In questo caso però la struttura inizia a passi lenti, quasi melodici per poi sforare in una cavalcata martellante. Procediamo il cammino con “Bite Back” e il suo riff sfrenato, qui troviamo una grande qualità sonora, impreziosita da diversi cambi imperiosi. La lenta “Wave of your Hand” apre un vortice lento, ma pesante come un macigno. L’inizio doom si avvolge al tempo magnetico della ritmica incendiaria, fino al ritornello orecchiabile e l’aggiunta di una seconda voce, quella di Jeff Henson, secondo chitarrista della band. Uno dei brani migliori di questo disco. L’habitat spettrale di “Dead Eyes” invece prende vita dentro territori più caotici, verso lo stoner metal, con una linea vocale disturbante. Infine troviamo le ultime due chicche: “Lizard Tongue” è un’altra traccia che sfrutta la melodia disarmante della voce e un’insieme di arpeggi sognanti. Chiudiamo poi con un brano grandioso, “Blood on the Claw”, che ci culla dolcemente su orizzonti mai esplorati, curati alla perfezione per tutta la sua lunga durata. Sei minuti di follia e ritmi sussurrati, per una degna conclusione.
Gli americani Duel trasmettono un forte segnale al mondo attuale e nonostante l’album presenti delle emozioni già vissute in passato si attiene a dovere al loro sound principale, sorprendendo l’ascoltatore con nuovi riff e un’inventiva che non trova freni.
(Heavy Psych Sounds, 2021)
1. Children of Fire
2. The Veil
3. Anchor
4. Behind the Sun
5. Bite Back
6. Wave of Your Hand
7. Dead Eyes
8. Lizard Tongue
9. Blood on the Claw