Il nome Jeff Wilson potrebbe non dire molto, ma se lo avviciniamo alle band in cui milita o ha militato, vale a dire Chrome Waves, Abigail Williams e Nachtmystium, potrebbe già essere possibile individuare il contesto musicale nel quale si muove l’Artista. deeper graves è il suo progetto solista: attivo dal 2014 e con alle spalle un primo lavoro datato 2020, in questo 2022 appena iniziato pubblica il nuovo album, The Colossal Sleep, che si muove sulle stesse coordinate del precedente Open Roads. Fortemente influenzato dal post-punk e in misura minore dallo shoegaze e dall’alternative rock novantiano, il presente lavoro si caratterizza per una forte vena melodica, sostenuta da un uso non invadente di synth e tastiere, dalla voce da simil-crooner di Wilson, filtrata quando serve ma mai in scream/growl, e da un lavoro alle chitarre che definisce atmosfere urbane fredde, malinconiche e dimesse.
Possiamo dire che chi ha apprezzato i Nachtmystium del binomio Assassins/Addicts e soprattutto i Chrome Waves (specialmente quelli dell’ultimo lavoro uscito pochi mesi fa) si troverà a casa, cullato da riverberi familiari e da un mood comune. Queste somiglianze emergono sin dall’apertura affidata a “Feverish Dreams”, pezzo strumentale dal forte taglio atmosferico e pulviscolare, che sfocia nel post-punk venato di umori dark di “Escape Velocity”, brano quasi ballabile che avrebbe fatto faville nei club gothic di qualche anno fa. L’andatura dei brani inseriti in The Colossal Sleep varia continuamente, per cui possiamo tranquillamente passare da brani dal piglio marziale (come quello citato in precedenza o “Corridors”) a momenti più pacati e d’atmosfera, quale può essere “In Cold Blood”, dove la voce di Wilson, filtrata, assume un taglio quasi grunge, o la conclusiva “Distant Fires”. La mutevolezza nel suono è una caratteristica assolutamente comune ai Chrome Waves, ma ci rendiamo conto che può destabilizzare un ascoltatore meno incline a repentini cambi di umore: va comunque riconosciuto che nel caso di The Colossal Sleep seguiamo sempre un binario sonoro abbastanza definito, che può avere divagazioni ma in linea di massima conduce sempre nella stessa direzione.
deeper graves ha dato alla luce un lavoro interessante, molto atmosferico ed orecchiabile seppur tinto di nero e di freddo, ma probabilmente inferiore al predecessore, nell’ottica di chi scrive ancora migliore, seppur non così distante. Si tratta di un album che farà la felicità di chi ama crogiolarsi in dimensioni dimesse, grigie, caliginose, tipiche del post-punk e della darkwave, filoni nei quali The Colossal Sleep può essere inserito senza grossi problemi. Data la sua breve durata (circa mezz’ora, quasi un EP) ne consigliamo comunque l’ascolto: trattandosi di un disco molto orecchiabile potrebbe catturare l’attenzione anche di ascoltatori generalmente non inclini a queste sonorità, mentre per chi ama i Chrome Waves possiamo definirlo come un’ottima integrazione ai loro dischi, quasi un’altra faccia della stessa medaglia.
(Disorder Recordings, 2022)
1. Feverish Dreams
2. Escape Velocity
3. In Cold Blood
4. 15000 Lives
5. Corridors
6. Distant Fires