Provenienti dalla città di Tampere, i finlandesi Sacrificium Carmen sono una band black metal con quasi dieci anni di attività alle spalle (il demo d’esordio Sanansaattaja risale al 2013); il loro esordio sulla lunga distanza Ikuisen Tulen Kammiossa ha visto la luce nel 2015, rivelando una band fedele alla tradizione finlandese in ambito black metal e devota alla causa satanica. Dopo tre anni è arrivato il secondo capitolo della loro saga, intitolato Hermetica, vero e proprio manifesto di satanica appartenenza, e il 12 dicembre è uscito il terzo tassello della loro discografia.
Nekrognosis – Avain Varjoihin è stato pubblicato dalla tedesca Purity Through Fire, attenta a mettere le mani sul promettente quintetto proveniente dalla Terra dei Mille Laghi ed incarna il classico suono black metal finlandese, fatto di melodie gelide, suoni grezzi nonostante una produzione discreta, abili pennellate atmosferiche, personalizzato con il personale tocco diabolico della band. Questo è senza dubbio l’album più potente e maestoso della band, dividendo le composizioni in due temi: il lato A (“Varjot”) parla di un viaggio psicologico, quasi psichedelico, nelle profondità dell’occulto e del lato oscuro della mente umana; il lato B (“Kuolemagia”) è incentrato sulla contemplazione della propria morte e sull’evoluzione spirituale e sciamanica che ne consegue, temi che si fondono con concezioni di misticismo castanedano (basato sugli insegnamenti sciamanici dello scrittore peruviano naturalizzato statunitense Carlos Castaneda) e l’odio di tipo spirituale per l’idiocrazia umana.
Musicalmente parlando, le fondamenta del suono dei Sacrificium Carmen sono da ricercare nei titani del black metal finlandese (soprattutto gli Horna), evolvendosi verso i maestri scandinavi (su tutti Dissection e Mayhem) e raffinando il proprio paesaggio sonoro, plasmato da dieci anni a questa parte; la scelta di utilizzare i synth (per la prima volta nella loro carriera) si rivela più che positiva, adempiendo all’atmosfera satanica insieme ai riff di inclinazione più armonica rispetto al passato. Il songwriting della band è di spessore e solido (come si può sentire in “Azrael”), con un particolare gusto melodico che paradossalmente si fonde con il suono ruvido e gelido così dannatamente old school e la scelta di cantare il lingua madre conferisce mistero alle composizioni; i tempi si alternano, come sapientemente si confa ad una band moderna e non semplice copia degli antichi dettami del genere, infatti non tutti i brani sono a velocità smodata (“Erakkotemppelin Ilmestyksiä” è un ottimo esempio di quanto detto). Tra i brani più notevoli, oltre al già citato “Azrael” possiamo includere “Baphometin Siemen”, “Demonosofian Houreet” e “Mefistofeleen Kuu”, tutte testimonianze dello spirito blasfemo e malsano che è la quintessenza dei Nostri.
Sicuramente i Sacrificium Carmen non apportano importanti novità alla scena black metal mondiale, ma quello che fanno lo fanno egregiamente, colpendo nel segno e alimentando le aspettative degli appassionati del genere. La Finlandia ha contribuito ancora una volta a tenere alta la Fiamma Nera del black metal e questo grazie ai Sacrificium Carmen e al loro Nekrognosis – Avain Varjoihin.
(Purity Through Fire, 2021)
1.Fraktaalimessu
2.Baphometin Siemen
3.Nekrognosis – Avain Varjoihin
4.Azrael
5.Demonosofian Houreet
6.Kultasielu Helvetin
7.Erakkotemppelin Ilmestyksiä
8.Mefistofeelen Kuu
9.Haudankajossa, Soturi & Näkijä