Forti di un contratto con la Season of Mist gli americani (di San Francisco) Nite pubblicano il loro secondo lavoro intitolato Voices of the Cronian Moon. Una copertina accattivante dai toni cupi, fantasy e mistici ci introduce al mondo musicale dei Nostri: un revival di certe sonorità assolutamente debitrici della N.W.O.B.H.M. caratterizzato da un’impostazione vocale arcigna e cruda, delle harsh vocals (non proprio scream quindi) che hanno portato alla definizione di blackened heavy metal. In realtà di black metal c’è poco, giusto le voci (e nemmeno tanto), ma è assolutamente apprezzabile l’operato di commistione messo in atto dalla band, per certi aspetti non dissimile da quando fatto dai Nachtmystium con la doppietta Assassins/Addicts.
Un suono potente dunque, epico, battagliero, dai riff di scuola maideniana incalzanti e coinvolgenti: qui e là emergono riferimenti agli Iron Maiden (appunto), ai Judas Priest, fino a lambire i territori dei Bathory o in tempi più recenti di Amon Amarth e Ghost (due gruppi questi che si sono sempre ispirati alle sonorità delle band sopra citate). Il taglio rimane cupo e minaccioso, ciò nonostante i brani in scaletta risultano assolutamente godibili sebbene, alla lunga, inizi a serpeggiare una certa monotonia: le cause possono essere ricercate nell’impostazione vocalica, un po’ piatta, e in una generale mancanza di originalità. I Nite fanno infatti opera di revival, non occorre girarci intorno, pertanto sebbene uniscano più idee e riferimenti presi da più parti in un’unica proposta non riescono a suonare originali e freschi al 100%… Ma poco male, controbilanciano il tutto con una tecnica e una propensione alla melodia innata e coinvolgente.
Otto pezzi, otto possibili singoli: la proposta dei Nostri è così ben fatta da risultare piacevole anche per chi, magari più di giovane età, non ha ancora avuto mai modo di approcciarsi alla N.W.O.B.H.M. “originale”. E forse in questo sta la forza dei Nite: il saper essere un ponte verso questo genere, svecchiandolo con un approccio moderno alla materia pur mantenendo intatte le caratteristiche di base del movimento. Un buon disco dunque questo Voices of the Cronian Moon, che si lascia ascoltare e sa divertire: avrebbe forse beneficiato di un po’ più di originalità, ma siamo sulla buona strada.
(Season of Mist, 2022)
1. Acheron
2. Kronian Moon
3. Last Scorpion
4. Liber ex Doctrina
5. Heliopolis
6. Edge of the Night
7. Thorns
8. The Trident