Conoscendo a sufficienza i Terzij de Horde dovrebbe essere chiaro che la band non limita mai il proprio senso compositivo e ripercorrendo a ritroso tutta la loro opera fin all’acerbo A Rage of Rapture Against the Dying of the Light appare chiaro che In One of These, I Am Your Enemy prima o poi sarebbe DOVUTO uscire.
Dietro a questa tristemente suggestiva cover art si cela un lavoro di black metal estremamente elaborato, progressivo. La furia esasperata che lo caratterizza è qualcosa di antico e contemporaneo allo stesso tempo. Sono tre i pezzi che lo compongono e sono vivi questi brani, vivono e respirano con una vitalità impressionante. Non è possibile dire cosa si sta ascoltando di preciso perché il marasma è così ben amalgamato che il crust, l’hardcore, il black metal, la progressione, l’atmosfera diventano un’entità unica e concreta, capace di regalare momenti di un’ira mostruosa come “Cherion” e altri di totale ascensione come la title-track. I pezzi sono abbastanza lunghi, tanto da poter dire di aver ascoltato un disco intero anche essendo solo tre. Come si dice? Pochi ma buoni. Si ritiene che questo sia un apice completo della band olandese, perché in passato sono stati notevoli, ma mai così tanto. Questo disco è il raggiungimento di un piacere estremo per un ascoltatore che ha evoluto il proprio background musicale culturale, soprattutto se si è basato sulla musica estrema.
In One of These, I Am Your Enemy è un signor disco che non perde tempo in chiacchiere e lungaggini, è un lavoro fatto del minimo indispensabile e non importa se il minimo indispensabile è veramente tanta roba compressa in soli tre brani, non importa perché l’intensità è abissale e non mi resta che dire che un ascoltatore che ama allo stesso tempo tempo Disfear e Altar of Plagues non potrà non amare alla follia questa perla del panorama olandese.
(Consouling Sounds, Tartarus Records, 2022)
1. Cherion
2. In one of these, I am your enemy
3. Precipice