I Recipients of Death non sono una band molto nota ai più, forse con un’estrema passione verso il thrash metal potrebbe essere possibile averli sentiti o averne letto a proposito qualche volta, ma restano comunque una realtà perlopiù oscura. La Vic Records ne ha recuperato i due mini pubblicati nel 1988 (Recipients of Death) e 1990 (Final Fligth) e li ha messi insieme per la gioia dei nostalgici.
In tutta onestà non so mai come accogliere queste operazioni di ripescaggio. Ci sono casi in cui senza dubbio è un piacere godere di lavori che magari sono pure usciti dal mercato, ma ci sono anche casi in cui si fa anche a meno. Questo è il caso dei Recipients of Death, una band culto nell’ambiente thrash della Bay Area, molto di nicchia, solo per appassionati veri, ma nel contenuto nulla che non venisse suonato in quella zona da moltissime altre band come Exodus e Heathen. Questo non è altro che la raccolta in ordine cronologico dei due unici lavori della band quindi c’è poco da dire se non quello che chi sa già sa, ossia che la parte che va da “Final Flight” a “Democratic Lie” suona grezza e tutto sommato molto ingenua, mentre da “Death Forever” a “Fleshburn” c’è solo di che godere per questo thrash death metal che raccoglie tanto degli Slayer quanto dei Deicide.
Solo per appassionati e collezionisti arrivati tardi.
(Vic Records, 2022)
1.Final Flight
2.Behind Closed Doors
3.F.O.A.D.
4.Recrimination
5.Democratic Lie
6.Death Forever
7.Raping Death
8.Necropolis
9.Seizure
10.Carnage
11.Gunned Down
12. The Aftermath
13.Fleshburn