I Weite sono una nuova band progressive/psych rock che si contorce in una chimica sonora notevole e d’impatto. Il quartetto nasce a Berlino da un’idea geniale di musicisti provenienti dalla scena underground heavy krautrock. Il principale segnale è quello dell’improvvisazione lunare, con strutture sperimentali che collegano i diversi interessi musicali e culturali di ogni componente, creando una miscela complessa ricca di sentimento. Il loro mondo racchiude suite lunghe e monumentali, che completano questo esordio mistico dal titolo Assemblage prodotto per l’etichetta tedesca Stickman Records. L’ascolto esplora un motore di ricerca naturale e moderno, che distorce le sensazioni durante gli estenuanti brani ipnotici e cattura l’essenza in fase di registrazione con qualità e grande esecuzione.
“Neuland” apre dolcemente questo lavoro con un arpeggio enigmatico e sognante. Il tempo della batteria accende un’emozione danzante, mettendo in ordine i segnali di conforto su un riff sporco della chitarra. Il brano lascia una forte interpretazione al suo passaggio e mantiene una sinfonia sensibile e leggera. Sulla parte finale poi la tematica cambia, correndo velocemente in un timbro graffiante del basso e un gioco ripetitivo della ritmica, fino ad arrestarsi in un tocco elettrizzante. La seconda traccia “Entzündet” invece si sveglia da un lungo sonno, e con il suo tocco magico del piano è un autentico spettacolo per le orecchie, personale e dinamico. Il bridge sensuale qui si orienta in una meravigliosa composizione che si incattivisce in un tema oscuro e viaggia sulla batteria spedita, disegnando un apice infernale e delirante. La penultima canzone “Rope” è la più corta e psichedelica del disco, con un appiglio diverso ed emozionante che agita a dovere un percorso strumentale accogliente, finalizzato a lasciare stimoli unici sulla pelle e un racconto quasi fiabesco. Uno dei brani migliori di tutto il lotto. La fine prende il sopravvento sulle note di “Murmuration”, un’opera incredibile e grintosa, con il timbro ritmato del basso e le aure spaziali di sottofondo che avvolgono la traccia in una stupenda sensazione, dando una riconoscibile esperienza visiva e divertente a questo album. Sullo scenario finale le melodie sognanti del synth aumentano le vibrazioni, con uno stile space rock all’avanguardia e una promettente conclusione.
I Weite assemblano alla perfezione una produzione interessante e come primo squillo non deludono assolutamente le aspettative. Un caloroso e sentimentale lavoro zeppo di fantasia e atmosfere narrate nel modo giusto.
(Stickman Records, 2023)
1. Neuland
2. Entzündet
3. Rope
4. Murmuration