Continua il connubio tra i VIRTA e la Svart Records. Rispetto al precedente Hurmos del 2016, Horros rappresenta un cambio di direzione e in un certo senso anche di passo. Nei lunghi anni che sono intercorsi, il terzetto finlandese ha intrapreso una strada che li porta oggi, 2023, a sondare in modo molto più toccante e intimista la propria essenza. C’è una maggiore consapevolezza che si riflette conseguentemente in una maggior introspezione concettuale e sonora.
Il jazz elettroacustico degli esordi si sta spostando verso una ricerca che guarda alle sperimentazioni più vicine all’ambient, vera colonna portante del disco. Del jazz di ricerca e delicato degli esordi oggi è rimasto ben poco. La fa da padrone l’elettronica, accompagnata dall’introduzione della voce, in qualità di strumento a sé stante, e non come cantato. Si tratta di un ”genere” che se da noi, nel sud del continente, attecchisce ancora poco e con fatica, nelle terre del grande nord rappresenta una delle tendenze sonore maggiormente in voga.
Concettualmente Horros racconta lo sbarco su un pianeta sconosciuto e inesplorato, che da mondo caotico pian piano finisce per aprirsi, rivelando il suo calore. Fino a diventare la nostra comfort zone ideale, in cui chiuderci per allontanare le ansie della notte eterna. Musicalmente invece l’album è inquadrabile come un disco dalla grande apertura – sonora e mentale – destinato ad una platea non necessariamente fidelizzata in ambito jazzistico. Incantevole e seducente, Horros è un album per chi ha voglia di sognare.
(Svart Records, 2023)
1. Aelita
2. Tunneli
3. Sola
4. Millenium
5. Toukokuu
6. Sininen
7. Tuuli nousee
8. Karhu
9. Aamu