I Godzillionaire e il loro alternative rock si confermano sulle scene musicali con un nuovo album in studio. La band capitanata dal leggendario cantante e artista Mark Hennessy mescola paesaggi sonori di grande fattura che viaggiano su binari stoner rock e abbracciano tutto l’underground grunge storico, grazie alle linee poetiche del vocalist e a una base ritmica interessante e viscerale. In questo nuovo criptico capitolo intitolato Diminishing Returns, prodotto dalla label americana Ripple Music, il contenuto potente torna a risplendere in un’energia tutta da gustare ed esplora un intrigante percorso dallo stile fresco e competitivo.
La tempistica fuzz rock in “Drowning All Night” apre questo lavoro con una qualità vocale cavernicola e ruggente che si fonde nella ritmica furiosa creando un’adrenalina spedita. Il testo poi scorre lentamente in una tematica da battaglia e sul cambio centrale duro prima di spegnersi lentamente nel silenzio sofisticato. Stesso discorso vale per la seguente “Boogie Johnson” e un timbro pesante che ricorda i rocciosi Sound Garden, con la linea vocale rauca che urla il proprio dolore in una sensazione ferrosa a tratti hard rock. Con “Spin Up, Spin Down” troviamo un primo momento sensuale e malinconico con le parole morbide e espressive di Hennessy che aprono una sognante composizione atmosferica shoegaze, trascinando i riff più corposi e il solo di chitarra imperioso. “Astrogarden” è una traccia martellante che avvia il passaggio moderno di matrice QOTSA, con la batteria decisa che lascia spazio a una chitarra sorniona ripetendo un giro psichedelico e si arresta nel finale confusionario ma violento. Il groove di “3rd Street Shuffle” è il singolo di lancio e si distingue dal resto dei brani per la sua efficace originalità e per il massiccio uso di distorsioni che nuotano nella ritmica preziosa e il solito assolo mozzafiato del chitarrista Ben White. Il trittico finale di brani inizia con la suggestiva e surreale “Unsustainable” su una base dream pop e una scia elettronica che ci ricorda le idee magnetiche dei Puscifer; una canzone notevole, la migliore dell’intero lotto. Segue poi il basso ampio di “Common Board, Magic Nail” e il sound che diventa più pesante con il ritornello trascinante. Chiudiamo infine con il fanalino di coda “Shadow of a Mountain”, un classico grunge rock per un esecuzione leggera che nel silenzio si fa strada verso il finale armonico e devastante.
Diminishing Returns è un album pieno di successi emblematici ed esprime un concetto semplice di musica d’avanguardia invitando l’ascoltatore ad un uso importante e dettagliato di ogni attimo, in quanto unico e irripetibile.
(Ripple Music, 2025)
1. Drowning All Night
2. Boogie Johnson
3. Spin Up, Spin Down
4. Astrogarden
5. 3rd Street Shuffle
6. Unsustainable
7. Common Board, Magic Nail
8. Shadow of a Mountain