Euphoria dei Future Faces è uno di quegli album di debutto che suonano davvero come una raccolta di buone idee. Dopo un promettente EP pubblicato nel 2017, il trio svizzero esordisce quindi con un disco che mescola il post-punk/new wave degli anni ’80 con un’attitudine moderna molto oscura e fredda, non disdegnando qualche incursione in ambienti anche più ruvidi figli degli anni ’90. Seppur non propriamente originale, la musica della band d’oltralpe suona viva, potente e senza mai farsi mancare la giusta dose di melodia qui perfettamente amalgamata.
Il disco a livello di suoni è davvero ottimo e permette di godere ogni sfumatura (e ce ne sono diverse) nascosta dentro le tracce. Seppur il tutto rimandi ad idee datate questo album convince su ogni fronte, a partire dalle vocals alla Depeche Mode passando poi gli onnipresenti synth che delineano orizzonti sonori glaciali e futuristi. La sezione ritmica accompagna in maniera egregia le spettrali visioni metropolitane (“Radiant”) mentre la chitarra disegna affreschi sonori spesso sognanti ed atmosferici (“Shallow”). Ma va sottolineata soprattutto la capacità di non annoiare mai e di riuscire a tenere sempre alta l’attenzione variegando la proposta con atteggiamenti marziali (“Old Desires”) o robotici (“Halcyon”) andando pure a sfiorare territori affini all’industrial (“Enter Life”). Il flusso musicale punta sempre all’immediatezza ma cerca di stupire l’ascoltatore richiamando alcune atmosfere dei Vangelis come pure a certe colonne sonore visionarie dal sapore sinfonico (“Nation”). Tecnicamente preparatissimi, i tre svizzeri sfoderano un lotto di canzoni che intrigano e che riescono quasi ad essere ballabili, riuscendo a farsi apprezzare da diversi tipi di ascoltatore, anche quello dedito a sonorità più electro/gothic dato che in certe occasioni la velocità si erge a protagonista, come nell’affilata “Billion Years”.
Euphoria è un disco davvero completo e ben fatto che avrebbe necessitato forse di maggiore coraggio, ma trattandosi di un debutto è già notevole che una band parta così in quarta. Consigliato a tutti coloro che rimpiangono i tempi andati ma anche a chi cerca musica di qualità più recente.
(Throatruiner Records, 2020)
1. Radiant
2. Enter Life
3. Billion Years
4. Halcyon
5. Shallow
6. Nation
7. Visage
8. Old Desires