Secondo lavoro per il temibile duo italiano, che, con i sincopatici e travolgenti iniziali conati di “Foh”, infila subito lame taglienti nelle nostre mani e striscia carta vetrata sulla nostra faccia senza pietà. Dialoghi, urla, interludi, sussurii, monologhi, citazioni e generale strazio fanno sempre parte del disagio e dell’instabilità emotiva degli Hate & Merda. Il mix di sludge primordiale, caotico noise e i sempre presenti feedback, spiazza l’ascoltatore causandogli un forte senso di confusione, trasformando La Capitale Del Male in un labirinto di insalubri ricordi di vita che vengono a galla come pesci morti. Il minimalismo dietro alle pelli e la cattiveria rimbombante, risonante e abrasiva della chitarra causano un suono e un’atmosfera densa, quasi umiliante nei confronti di diverse band con innumerevoli componenti in formazione.
Dentro all’album respiriamo aria novantiana a pieni polmoni (sul disco si potrebbe tranquillamente attaccare il famoso adesivo “Parental Advisory: Explicit Content” introdotto, appunto, nel 1995): possono venire in mente i defunti Fudge Tunnel, in particolare con “Vai Via”, oppure qualche atmosfera sofferta e oppressiva dei Fethis 69 prima di cadere dentro alla feedbackiana maleducazione degli Iron Monkey per finire nello sporco mondo dei BuzzoVen.
Gli Hate & Merda, oltre a creare genuina inquietudine nell’ascoltatore, pisciano su questo Paese perbenista e ridono sopra a qualsiasi tipo di moda e di patetico indottrinamento, consacrandosi già come una band pronta ad andare oltreoceano. La loro malsana coercizione espressa in musica tramortisce l’ascoltatore e abbatte sul nascere qualsiasi tipo di ottimismo trasmettendo un unico messaggio: nessun compromesso con questa murata società, nessuna pietà per chi non vuole morire e nessuna tolleranza per questo cesso di vita.
(Sangue Dischi, Dischi Bervisti, Shove Records, Toten Schwan Records, Zas Autoproduzioni Records, Icore Produzioni, UTU Conspiracy e DioDrone, Simula Records 2016)
01. La capitale del male
02. Foh
3. L’inesorabile declino
4. In itinere
5. La capitale del mio male
6. Profondo nero senza fine
7. Vai via