Nuovo EP per i newyorkchesi Krallice. Il dischetto, che conta la presenza di tre tracce, esce sotto il nome Hyperion e, pur rimanendo nella cerchia del black metal, non è così scontato come si potrebbe immaginare.
Nonostante l’opera si nutra di diversi stilemi classici, risultando spesso glaciale (si ascolti la seconda traccia “The Guilt Of Time”) la banalità non sopraggiunge mai in maniera totalitaria, anzi. La sorprendente opener “Hyperion” è davvero bizzarra nel suo incedere: Il basso è spesso udibile e ben costruito, facendo da base ad architetture sonore sghembe, mentre la chitarra si lancia sia in riff tempestosi ed epici, che in melodie evocative.
La finale “Assuming Memory” scuote nuovamente gli animi mescolando post-rock, esplosioni violente (specialmente a suon di screaming lancinante), ritmiche più intricate e sfaccettate ed un finale etereo e sognante.
Hyperion è un lavoro di caratura notevole, da non sottovalutare, specie se si è cultori di sonorità gelide ma non troppo dirette e classiche.
(Autoproduzione, 2016)
1. Hyperion
2. The Guilt of Time
3. Assuming Memory