Gli Endless Boogie sono una band americana (New York) che con questo Vibe Killer tengono a ribadire quanto per loro il blues sia importante. Musica del diavolo pura e semplice, se si eccettua qualche leggera sterzata verso il southern o qualche pennellata dalla tinta psichedelica.
Sulla carta il disco si presenterebbe anche bene. Ci sono tutti i componenti per un lavoro sanguigno e verace, a partire dalle vocals, calde e profonde, ed un’ossatura strumentale energica e potente quanto basta. Dove sta dunque il problema? Nella struttura stessa del disco, composto da sette brani, nella maggior parte dei casi lunghissimi, quasi tutti uguali e ripetitivi fino alla nausea. Qualsiasi traccia si prenda, che sia la titletrack “Vibe Killer” (sporca e grezza alla John Lee Hooker) o la sfibrante “Whilom”, oppure anche il rhythm and blues alla ZZ Top di “High Drag, Hard Doin'”, dopo i primi minuti tutto si assesta sulla stessa velocità e sullo stesso tono. La band tenta maldestramente di variegare la proposta con qualche incursione psych (la notturna “Bishop at Large”) come pure rendere le tracce più sexy (la lunghissima ed infinita “Jefferson County”) ma quel poco di buono che c’è viene asfaltato da un continuo ripetere le stesse cose all’inverosimile.
Si salva solo la più aggressiva e dinamica “Back in ’74”, dal groove finalmente acceso, con un riffing rock/blues energetico che in qualche maniera riesce a variare un minimo i tempi anziché crogiolarsi e lasciarsi andare.
Vibe Killer è noioso, pesantissimo ed insipido; ciò che il blues non dovrebbe mai essere. Bersaglio mancato. Si spera nel prossimo disco.
(No Quarter Records, 2017)
1. Vibe Killer2. Let It Be Unknown3. High Drag, Hard Doin’4. Bishops At Large5. Back in ’746. Jefferson County
7. Whilom (CD only)