Gli Shipwrecks vengono dalla Germania e dopo l’interessante EP di un paio di anni fa esordiscono con il loro primo full length tramite l’etichetta Maniyax, che si occuperà della versione vinilica del disco.
Provate a immaginare di essere nella soffitta della casa dei vostri genitori e di trovare impolverati album fotografici vecchi di anni. Foto dai colori sbiaditi che susciteranno in voi sensazioni di benessere, di essere legati a un posto a voi caro e un forte senso di nostalgia. Questo è il mood del disco. Un turbinio di sentimenti che senza che voi ve ne accorgiate vi lasceranno un segno profondo. I brani hanno una forte impronta cinematica: si sviluppano lentamente, con una cura maniacale per gli arrangiamenti. Se dovessi pensare a dischi che mi hanno lasciato sensazioni simili penso al capolavoro dei Circular Sign, When Plants Turn Into Stones. Provate la magnificenza audiovisiva di “Monument” e il suo lento incedere. Il combo cerca di approcciare il post-rock in maniera non convenzionale, evitando i crescendo a tutti i costi e piuttosto soffermandosi su riff circolari che crescono in intensità come nell’ottima “Maelstrom”. Un utilizzo sapiente di chitarre pulite e strumenti dal sapore vintage rendono i brani senza tempo, lontani da modelli stereotipati.
Il mastering a cura di Magnus Lindberg dona corpo a ogni strumento mantenendo anche nelle parti più piene definizione e limpidezza. Per gli amanti della musica strumentale il disco dei ragazzi di Colonia sarà una gioia per le orecchie. Buon ascolto.
(Maniyax Records, 2017)1. Monument
2. Haven
3. Maelstrom
4. Home
5. Waldeinsamkeit