Riff angolari e melodie sbilenche nel secondo full length dei francesi Jack and the Bearded Fishermen. Meno legato alla scena stoner sludge dei precedenti lavori, Minor Noise ha un sapore tipicamente ’90 che farà felici gli amanti del rock alternativo. Il cantato malinconico rende il disco crepuscolare e ben si amalgama con gli strumenti. Il riferimento più vicino sono i seminali The God Machine di Scenes from the Second Storey: la potenza emotiva di “Low Tide” e di “White Hours” vi scuoterà l’animo. Non mancano pezzi più tirati che virano al noise come “Inverted Queen” che fanno vedere i muscoli del gruppo. Mixato dal leggendario Andrew Schneider (Unsane, Pelican, Cave In) il disco è la prova di maturità della band.
7.5