Sin dall’esordio ad oggi i reggiani Logic Of Denial hanno sempre preferito la qualità rispetto alla quantità, una scelta degna di nota che ha permesso loro di crescere e migliorare costantemente andando ad aggiungere un ulteriore tassello a quel mosaico in costante evoluzione e miglioramento conosciuto come scena extreme metal italiana.
Aftermath, uscito a giugno di quest’anno, si presenta come disco maturo, completo ma anche piuttosto complesso che necessita di svariati ascolti per essere compreso sino in fondo, merito anche dell’ingresso del nuovo chitarrista Marco Carboni che ha permesso un irrobustimento al già devastante muro sonoro generato dai riff di Alessandro D’Antone. Quest’ultima fatica infatti si presenta come un vero e proprio manifesto brutal death metal, massiccio ed annichilente, completando la mutazione che i nostri avevano iniziato con il disco precedente.
“Abcission” è un’intro strumentale grazie alla quale iniziamo a calarci in questo turbine di note e furia distruttiva, caratterizzato da riff serrati, doppia cassa terremotante e fitte trame dall’alto tasso tecnico, la successiva “Devouring Seeds of the Apocalypse” prosegue l’opera annichilente dell’intro scatenando contro l’ascoltatore una serie di riff vorticosi, rasoiate di basso ed un drumming incalzante decisamente iper-vitaminizzato. “Miroir” è il classico brano d’assalto frontale basato principalmente su up-tempo con l’aggiunta di alcuni passaggi più oscuri e dissonanti che riportano alla mente i Severed Savior, tali influenze vengono massimizzate in “Assenza (The Sufferance Overture)” dando un taglio decisamente più maligno al pezzo. Sul finale incontriamo la devastante doppietta composta da “Immaculate” e “Euphoric Abhorrent Synthesis” tramite le quali i Logic Of Denial chiudono le danze tra folli velocità e trame tesissime in puro stile Flesh Consumed e Deeds of Flesh.
Possiamo dunque catalogare Aftermath come un pregiato album di brutal death metal che rifiuta alcun tipo di compromessi in favore della pesantezza sonora e di un sound decisamente complesso e monolitico. Un must per tutti gli appassionati del death metal nella sua forma più estrema.
(Comatose Music, 2017)
1. Abcission
2. Devouring Seeds of the Apocalypse
3. Gorging on Innocence
4. Miroir
5. Sufferance
6. Assenza (The Sufferance Overture)
7. Larvae of Eden
8. The Decaying Drama (Pt. I: Quietus – Pt. II: Antinferno)
9. Defilement
10. Violating the Canvas of Forgotten Purity
11. Immaculate
12. Euphoric Abhorrent Synthesis