Uscito a fine gennaio per Southern Lord, The Lights Of This Earth Are Blinding è il secondo full length degli statunitensi Centuries. È un lavoro ambizioso, dalle tante influenze e che ha come maggiore ambizione quella di provare a creare, non centrando sempre il punto però, un continuum dotato di senso tra i tanti diversi momenti dell’album, provando a sfumare e far convivere situazioni più selvagge dal carattere crust e talora grind ad altre più avvolgenti di natura sludge e noisecore o quelle particolari incursioni di carattere folk (si pensi anche solo a “Fury”).
Se però il primo gruppo di canzoni funziona benissimo, la seconda parte dell’album vive di alti e bassi. La titletrack, ad esempio, posta ad apertura di album è un brano secco, essenziale, un turbine di schiaffi che chiama in causa crust, sludge e noise, che cambia ripetutamente e che si conclude perfettamente. Crust e grind invece spadroneggiano nella rapidissima “Bygones”, un tutt’uno con la precedente “Wooden Hands” che invece a un lunghissimo arpeggio iniziale contrappone una partenza infuriata retta da una sezione ritmica che scarica rasoiate chirurgiche. Da segnalare ancora il singolo “May Love Be With You Always”, uno strumento di tortura che si fa strada metodicamente, riuscendo ad avere grande cura per le atmosfere, e la conclusiva “Nul Orietur” che riesce bene a racchiudere l’anima della band e proporsi come loro summa stilistica.
Per il resto però The Lights Of This Earth Are Blinding è un lavoro discontinuo tanto stilisticamente quanto nella qualità dei pezzi e riesce ad essere omogeneo solo in parte. Non un brutto album, anzi, ma nessun miracolo.
(Southern Lord, 2018)
1.The Lights Of This Earth Are Blinding
2.Wooden Hands
3.Bygones
4.Soil
5.A Bow Across A String
6.The Climb
7.The Endless Descent
8.May Love Be With You Always
9.Fury
10.Nul Orietur