Dietro al progetto The Devil’s Trade si nasconde Dávid Makó, cantautore ungherese che ritorna dopo quattro anni dal disco di debutto After Those Miles We Walked Alone (uscito a novembre 2014) con la sua nuova opera intitolata What Happened To The Little Blind Crow, che si abbevera da diverse fonti come il folk tipico della Transilvania ed il retaggio stoner/doom da dove proviene il buon Dávid.
Tralasciando “I Can Slow Down Time Pt. 1 & 2” che fungono più da intro/outro del disco bisogna andare direttamente a “To an End” posta forse ironicamente all’inizio che mette subito in chiaro cosa si andrà ad ascoltare. Ci si trova al cospetto di un folk rustico a base di chitarra e banjo mischiato ad atmosfere apocalittiche (ricorda qualcosa dei progetti solisti di Steve Von Till e Scott Kelly dei Neurosis) con vocals che paiono un miscuglio tra Zakk Wylde e James Hetfield ed un perfetto bilanciamento di carezze acustiche, tristi note elettriche ed un pizzico di doom. È una musicalità intensa e dal sapore spirituale che viene amplificata da delle linee vocali fortemente cantabili e coinvolgenti come nella meravigliosa “Your Own Hell” (dal riffing bello tosto) e la lunga “St. James Hospital”, quasi 10 minuti di blues/folk incrociati con il doom. Il disco vira sempre di più verso il buio che avvolge l’ascoltatore in un’atmosfera placida e silenziosa, a volte angosciante (“Only as a Ghost”) e a volte ossessiva (“12 to Die 6 to Rise”, dal lavoro chitarristico nerissimo).
What Happened… è album magico e sorprendente che si consiglia di assaporare anche dal vivo durante il tour di supporto ai Crippled Black Phoenix. Non può mancare in nessuna collezione!
(Golden Antenna Records, 2018)
1. I Can Slow Down Time (Part. 1)
2. To An End
3. Your Own Hell
4. St. James Hospital
5. Only As a Ghost
6. No One Here
7. 12 to Die 6 to Rise
8. I Can Slow Down Time (Part. 2)