L’ultimo lavoro dei californiani Atrament, Scum Sect, uscito da pochissimo per Sentient Ruin e Caligari Records, è un lavoro devastante e un validissimo candidato per essere uno dei migliori album crust della stagione. Ne abbiamo parlato con Mattia, buona lettura.
Ciao ragazzi e benvenuti su Grind on the Road. Scum Sect, il vostro nuovo lavoro, è uscito da pochissimo. Siete orgogliosi del risultato finale? Cambiereste qualcosa in extremis? Che genere di reazioni state ricevendo?
Grazie per la intervista. Siamo tutti super orgogliosi. È un marcato passo avanti rispetto al lavoro precedente e crediamo sia anche più personale. Ci stiamo muovendo sempre più verso la creazione di uno stile nostro piuttosto che la semplice somma delle nostre influenze. Non cambieremmo nulla del disco se non alcune scelte in fase di pubblicazione, ma non possiamo cambiare il passato ormai. Scum Sect audio-visualmente ci rappresenta in tutto, è proprio come noi “ci immaginiamo”.
Dopo l’uscita di Eternal Downfall e dopo la sua promozione avete dovuto affrontare il momento in cui dovevate riapprocciarvi alla scrittura di nuovo materiale. Con che attitudine l’avete vissuta? Avevate in mente qualcosa di preciso?
Certo, è punk d-beat, e si fa in un solo modo e non ti puoi sbagliare. Se stai sovra-analizzando la cosa o non “ti viene” vuol dire che lo stai facendo male o sei li con l’approccio sbagliato. In realtà non siamo una band molto attiva perché siamo tutti impegnati in altri progetti, non ci vediamo tanto spesso, ma questo genere di musica non necessita ne di tanto tempo, ne di tanta “scrittura”, solo attitudine, rabbia e il piacere di fare le cose nel modo più primitivo e regresso possibile – tutte cose che non ci mancano. Fare un disco degli Atrament non è difficile perché noi ce lo abbiamo dentro e viviamo con quei sentori ogni giorno.
Qual è il messaggio che volete dare con Scum Sect?
Odio senza confine e permanente per la razza umana. Sterminio totale, subito.
Chi è il nemico numero uno degli Atrament e come dovrebbe essere il vostro mondo ideale?
Il nemico è l’umanità, e soprattutto i potenti, la cosa cui tutti gli uomini aspirano a diventare, per questo nessuno va risparmiato dal disegno segreto. Scum Sect è un disco che parla degli ultimi, e della loro missione suicida contro i potenti. Il culto è nato ed è assetato di sangue, non può essere fermato. Ci saranno decapitazioni di massa come al tempo del Furore francese.
Avete diversi progetti collaterali – Necrot, Abstracter, Vastum, Moral Void, Mortuous che, se non vado errato, hanno un album in uscita pure loro. Che genere di convivenza esiste tra questi progetti, al di là di uno scontato arricchimento reciproco?
Spesso si suona insieme a quelle band. Siamo tutti amici. Ci piace musica diversa, dunque ci teniamo impegnati con vari progetti diversi che rispecchiano le nostre passioni. Io personalmente con Abstracter coltivo la mia passione per Corrupted, Khanate, Triptykon e Godflesh. Chad nei Nercrot, Vastum e Mortuous la sua passione per Morbid Angel e Incantation, e così via. E noi quattro negli Atrament ci ritroviamo insieme per celebrare la nostra passione parallela per il punk deviato di band come GISM e i Doom.
Qual è il serbatoio etico ed estetico alla base del progetto Atrament?
L’ispirazione sono l’anarco punk, il crust, e il black/death. Dunque diciamo filosofia di estrema sinistra/anarchica ma deviata, mischiata con misantropia e nichilismo che vengono da certo black metal. Non offriamo soluzioni, la nostra “visione” non si avventura così lontana e non è così “alta”. Si ferma alla distruzione, senza la ricostruzione successiva. Rovina permanente – se nulla rinasce, nulla si può ritrasformare in nemico. Il nemico va abortito prima che abbia tempo di anche immaginare una sua possibile esistenza. Sulle rovine non deve crescere nulla.
Cosa significa oggi essere credibili nella musica? E come valutare i vari trend che periodicamente riempiono il mercato discografico?
Non saprei ma credo sia più semplice di quello che pare. Scrivere musica onesta e viscerale in cui qualcuno si riconosce. Come guardarsi allo specchio, riflettere te stesso, e qualcun altro si rifletterà nella tua musica e capirà i tuoi intenti e il tuo messaggio. Onestà verso te stesso, e credere ciecamente in quello che fai.
Io credo che quest’anno non sia stato male in quanto ad uscite, quali sono gli album che finora vi hanno impressionato di più? E fra gli italiani?
I Demonomancy da Roma hanno fatto il miglio disco metal dell’anno secondo me….
Vi state già muovendo per la promozione live dell’album? Esiste una remota possibilità di un tour europeo?
Come spiegato gli Atrament sono per ora assoggettati agli altri impegni di noi quattro. Abbiamo Chad sempre in tour con i Necrot, noi con gli Abstracter (in cui ci sono sia io che James dagli Atrament) andremo in Giappone e poi lungo la West Coast in primavera 2019. Vedremo, per ora niente piani. Questa band per ora è così….
Noi abbiamo finito, grazie per la disponibilità. Chiudete come preferite.
L’unica cosa che madre natura ci ha promesso e che ci è dovuta è la morte, tutto il resto va conquistato con i denti e le unghie, nulla è dovuto a nessuno, avanti il prossimo.