Per chi non avesse mai sentito parlare di loro, i Dhole sono un gruppo screamo di Lodi, formatosi nel 2014 e con due album all’attivo. Il primo, Oltre I Confini Della Nostra Essenza, uscito per la label Stay Home, è un concentrato di urla distorte, chitarre compresse ed incursioni post-rock, un addensato di significati gettato in faccia all’ascoltatore in soli venticinque minuti. Il secondo, Dove Mitigano I Dubbi E Nascono Credenze, è uscito recentemente via Overdrive Records e con la collaborazione di altre etichette italiane: Longrail Records, Dreaming Gorilla Records, È un brutto posto dove vivere, Non ti seguo Records e Nothing Left Records. Una considerazione va posta, infine, nei confronti dell’artwork di Alberonero, la cui opera si intitola “Mezzavalle, 18 Tones of Stones”. L’artista in questione è anche egli lodigiano e “lavora con forme minimali, essenziali e sintetiche riducendo gli elementi del linguaggio visivo ai minimi termini” (qui il sito ufficiale per maggiori approfondimenti).
L’album non delude le attese, incarnando le vesti di un perfetto screamo all’italiana. I Dhole si dimostrano capaci di miscelare testi e tematiche complesse con una musicalità godibile, anche nei veloci cambi di ritmo e di melodia. Dove Mitigano I Dubbi E Nascono Credenze narra di una metamorfosi da uno stato di ignoranza – nel vero significato semantico del termine – ad uno di consapevolezza della propria identità, sia in relazione a sé stessi sia in relazione agli altri, attraverso la metafora del linguaggio. Quest’ultimo, infatti, costituisce da una parte una narrazione interiore, dall’altra un mezzo di comunicazione con l’esterno. Si tratta di una interrelazione ed una interdipendenza: l’interno influenza l’esterno e viceversa. Cosa rimane da comprendere, dunque? L’importanza del significato della parola e delle conseguenze che esse, buone o cattive che siano, possono avere nei confronti di sé e degli altri. È dalla parola che nasce il linguaggio ed è da questo che, a sua volta, si crea una narrazione interiore, la quale corrisponde a delle credenze. La difficoltà sta, infine, nel rimanere in equilibrio tra lo scetticismo e l’assolutismo: tra i dubbi e le credenze, poiché è proprio nel mezzo che si trova se stessi, o almeno ci si prova.
Musicalmente, invece, i Dhole non hanno bisogno di particolari encomi poiché fanno bene ciò che devono fare. Sono abili nell’alternare momenti evocativi, come nel caso della parte strumentale che occupa la seconda metà della traccia “Nomi nuovi per vecchi modi di essere”, ma anche maggiormente leggeri, come nel caso di “Le conseguenze delle parole”, in cui vien quasi voglia di ballare. Grazie alla loro versatilità per quanto riguarda ritmi, melodie e tempi, non stancano l’ascolto.
(Overdrive Records, Dreaming Gorilla Records, E’ un brutto posto dove vivere Records, Non ti seguo Records, Nothing left Records, 2018)
1. Abbattere rituali
2. Le conseguenze delle parole
3. Una storia che non si racconta
4. Tratti poetici / lati semantici
5. Nomi nuovi per vecchi modi di essere
6. Per conoscere sé