Gli Amber Tears arrivano dalla Russia, dettaglio geografico che non influisce nel proprio sound che si ispira ad un certo doom metal incrociato con il folk. Il qui presente When No Trails è il disco numero tre composto dal combo russo. Seppure con qualche deriva estrema nel cantato l’album è molto melodico ma mai zuccheroso o dalle atmosfere facilone da sagra celtica.
Sono cinque le tracce del disco e tutte abbastanza lunghe e dilatate senza comunque essere troppo monolitiche o pesanti. Il guitarwork è molto interessante e privilegia atmosfere simil pagane decisamente oscure, quasi nordiche. Le influenze folk difatti sono molto minimali e tendono quasi a nascondersi, rivelandosi poi solo dopo diversi ascolti (“Sing the Wind, Sing the Raven” o la tribal oriented “In the Whirlwind of the Last Days”) tranne piccole eccezioni acustiche. Ciò che fa da padrone è comunque il doom/death con i suoi tipici stilemi quali il growl, la lenta sofferenza ed un nero/grigio atmosferico opprimente che non manca mai di deliziare i padiglioni auricolari. Nulla di nuovo sotto il sole ovviamente, ma tutto funziona perfettamente sia per l’ottima esecuzione che per la scrittura più che buona che non annoia mai e per un disco del genere non è poco. L’album richiede pazienza e costanza che svelerà poi tutta la sua magnificenza grazie a tanti piccoli tocchi di classe nascosti in giro.
Non ci si trova davanti ad un capolavoro ma quando la musica riesce a trasmettere qualcosa di buono significa che ha svolto il suo compito. Consigliato a tutti gli appassionati di buona musica in quanto la stratificazione di diversi generi può attirare chiunque.
(BadMoodMan Music, 2019)
1. Спой Ветер, Спой Ворон | Sing the Wind, Sing the Raven
2. Где Я Остался | Where I Stayed
3. В Вихре Прошлых Дней | In the Whirlwind of the Last Days
4. Под Светом Звезд | Under the Stars Light
5. Там, Где Нет Весны | Where There Is No Spring