È dalle ceneri dei Crash of Rhinos che prende le mosse questa nuova creatura made in UK, gli Holding Patterns, che sono, nei fatti, tre quinti dei Crash of Rhinos: Jim Cork, Oli Craven e Ian Draper rispettivamente chitarra, batteria e basso, mentre la voce gliela mettono tutti. Endless è il loro esordio ed esce per Vested Interest, Stiff Slack e la nostra To Lose La Track, che aveva già curato i dischi dei Crash of Rhinos.
Esce in doppio LP ed in effetti a stupire più di ogni altra cosa è la lunghezza dei dodici brani che non scendono mai sotto la soglia dei quattro minuti, fatto salvo per l’intro e due intermezzi strumentali. Ma lo facevano pure i Crash of Rhinos. E anche se a prima vista la proposta musicale degli Holding Patterns non sembrerebbe avere bisogno di tutto questo spazio, in realtà la cosa poi non stupisce nemmeno più di tanto. Partendo dall’emo / indie della vecchia band il power trio invece rimescola le carte e necessita di minutaggi importanti per dipanare e sciogliere al meglio tutta la loro proposta e quel che hanno da dire. Più abrasivi per certi versi e sguaiati, toccano un po’ di post-hardcore e alternative, eppure giocano tantissimo con le delicatezze dei primi vagiti di pop-punk, eleganti e posati. I brani sono dei gioiellini, diversi fra loro per forme e soluzioni ma appartenenti alla stessa natura, ricchissimi di trame e dettagli che dipingono, con fitte e chirurgiche pennellate, grandi affreschi e ariosissimi passaggi, lasciando che del post-rock renda tutto sempre più etereo e felpato.
Probabilmente Endless è un album da ingollare tutto d’un fiato, in un continuum d’ascolto, senza aspettarsi nessuna facile hit radiofonica, sicuramente è un lavoro audace ed unico. Da consigliare ai vecchi fan e a chi è in fissa con Rival Schools, Hot Water Music e Alkaline Trio.
(Stiff Slack, To Lose La Track Vested Interest, 2019)
1.Glow
2.At Speed
3.First Responder
4.Centered At Zero
5.No Accident
6.Pyre
7.Dust
8.This Shot Will RIng
9.Endless
10.House Fire
11.Long Dead
12.Momentarily