Da quindici anni i lettoni Tesa camminano a testa alta nei territori post-metal europei. Dopo il buon lavoro svolto con il precedente G H O S T abbandonano completamente l’approccio vocale, pubblicando C O N T R O L, il loro lavoro più coeso e a fuoco tramite la label tedesca My Proud Mountain.
L’album è suddiviso in sei movimenti che come un’enorme onda nera fluttuano con maestosità: il suono dei ragazzi di Riga, album dopo album si è sempre reso più personale e fino dalle prime note di “Control 1” l’ascoltatore rimane avvolto dalle spire pulsanti della band che con riff ipnotici e ritmi cadenzati arriva a paesaggi lunari di “Control 2”, che non disdegna layer elettronici di ottima fattura opportunamente sviluppati nel brano successivo. Se dovessimo necessariamente trovare dei riferimenti, sicuramente la maestosità dei Cult of Luna non può non venire in mente ascoltando “Control 4” che basa su ossessività e stratificazioni lo sviluppo del brano. Più struggente e cinematografico il brano successivo che letteralmente cresce ed esonda come un fiume rabbioso.
Il muro di suono che il trio riesce a sprigionare ha dell’incredibile: arrangiamenti sopraffini e compattezza sono le carte messe sul tavolo. Una ulteriore nota di merito per il mastering a cura di James Plotkin che valorizza egregiamente ogni strumento. Tra le release più interessanti nel genere uscite quest’anno.
(My Proud Mountain,2020)
1. Control 1
2. Control 2
3. Control 3
4. Control 4
5. Control 5
6. Control 6