Quella di Gautier Serre non è musica che si ascolta. La musica del suo progetto Igorrr è fatta sì di affascinanti suoni che passano attraverso le orecchie, ma è fatta anche di colori che esplodono davanti agli occhi, di sapori che scendono lungo la lingua fino a stringere la gola. La musica di Igorrr non è mero ascolto, ma è esperienza, è droga che entra nella testa e lì si deposita in variopinti strati. Igorrr è il nome dato dal francese Gautier Serre ad un progetto, nato nel lontano 2003, che si pone come obiettivo quello di legare death metal, musica elettronica e barocca in un omogeneo tutt’uno. E se con gli ultimi due album, Hallelujah del 2012 e Savage Sinusoid del 2017, l’obiettivo poteva dirsi centrato appieno, con il nuovo lavoro Spirituality and Distortion (licenziato il 27 marzo scorso da Metal Blade) il complesso supera sé stesso, in una commistione di suoni e, come ama dire lo stesso Serre, colori che ha dell’incredibile.
Spirituality and Distortion è un lavoro certamente molto complesso, presentando nei propri cinquantacinque minuti di musica ben quattordici tracce, nessuna delle quali riconducibile alle altre, ma è anche un’opera estremamente omogenea e mai caotica. Nell’album, Serre unisce tanti generi quanti più la sua fantasia gli permette: si passa dall’atmosferico orientaleggiante dell’iniziale “Downgrade Desert” al breakcore di “Very Noise”, dall’ignorante death metal di “Parpaing” al ricercato neo-barocco di “Overweight Poesy”. Una proposta che accoglie in sé così tante influenze e così tanti percorsi artistici, però, non risulta essere un triste patchwork di suoni, bensì un organico fluire, come se stili così lontani sia musicalmente che geograficamente fossero nati per stare insieme. Ogni suono si lega agli altri generando un tutt’uno più grande della somma delle singole parti, eppure conservando sempre la propria identità. Questa meravigliosa unione è merito della grande passione che Serre e i suoi collaboratori mettono nella propria arte: ogni strumento è registrato dal vivo, sia esso una chitarra o un kanoun (simile ad una piccola arpa orizzontale), ogni artista ospite è chiamato in sala per essere registrato direttamente da Serre, affiancato in molti dei pezzi da alcune delle proprie “spalle storiche”, come i cantanti Laure Le Prunenec e Laurent Lunoir, entrambi già impegnati con il francese sia in Igorrr che in altri due progetti, i Corpo Mente per la prima e gli ÖxxÖ XööX per il secondo. Spirituality and Distortion prospera nei contrasti: l’intera tracklist non presenta mai un momento di appiattimento, mai il rilassamento su un’unica idea per più della durata di un brano. Queste opposizioni non sono dovute, come sarebbe lecito attendersi, alla miscellanea di generi differenti (che, come già detto, è tutt’altro che sgradevole o casuale) ma alla varietà di atmosfere e di colori evocate dalle tracce: chi ascolta si ritrova a viaggiare coi beduini nel deserto cyber-punk di “Camel Dancefloor”, a salmodiare nel monastero buddista bombardato di napalm di “Himalaya Massive Ritual”, a ballare un valzer nel manicomio di “Nervous Waltz”… Se mi avessero detto che un giorno avrei fatto headbang sulle note di una fisarmonica o che avrei ascoltato le campionature della voce di George (Corpsegrinder) Fisher non ci avrei mai creduto. Non conoscevo ancora Igorrr.
Con Spirituality and Distortion, Gautier Serre e soci ci regalano quello che probabilmente sarà ricordato come uno degli album di sperimentazione estrema migliori dell’anno. Decisamente ricercata ma assolutamente non di nicchia, quella di Igorrr è musica per tutti: che siate metallari di lungo corso o ricercatori dell’atmosferico più intimista, Serre e compagni suonano per voi. Lasciate che la musica vi rapisca e vi faccia vedere tutti i colori che questi matti sono capaci di mettere insieme. Perché, per scrivere una cosa del genere, un po’ matti bisogna essere.
(Metal Blade Records, 2020)
1. Downgrade Desert
2. Nervous Waltz
3. Very Noise
4. Hollow Tree
5. Camel Dancefloor
6. Parpaing
7. Musette Maximum
8. Himalaya Massive Ritual
9. Lost in Introspection
10. Overweight Poesy
11. Paranoid Bulldozer Italiano
12. Barocco Satani
13. Polyphonic Rust
14. Kung-Fu Chèvre
8.5