Direttamente da Cagliari, un altro gruppo nostrano arriva all’agognato debutto discografico. Il quintetto sardo si chiama Stigmatized e nasce nel 2015. Dopo una demo e diversi concerti in giro per l’Italia, più qualche assestamento di formazione, la band entra in studio per dare vita al qui presente …A Wall Of Falseness, un concentrato di death/grind senza compromessi combinato al powerviolence, sottogenere estremo dell’hardcore punk.
Quattordici sono le tracce del disco, e come si può tranquillamente intuire variano tutte dai trenta secondi ai due minuti, in cui l’ascoltatore sarà letteralmente fatto a brandelli da chitarre a rasoio, mitragliate velocissime di batteria ed una bella miscela di urla in scream/growl. Molte volte una recensione potrebbe anche concludersi così dato che quasi tutte le tracce sono esplosioni che durano pochissimo però il gruppo cerca anche di metterci qualcosa di più. Se da un lato ci sono schegge impazzite come “Mass Graves”, “Life Sucks…And Then You Die” o nelle chitarre affilatissime di “F1”, dall’altra ci sono episodi differenti che aiutano un po’ a rendere meno ostica la proposta facendosi apprezzare anche da chi non digerisce sonorità troppo chiuse in sé stesse. I brani pur essendo deflagranti hanno al loro interno, in molte occasioni, un groove contagioso non indifferente come nell’opener “Hidden Behind a Wall of Blindness” o in “Stigmatized Corpses” con i suoi blast beat micidiali ma anche nell’assalto hardcore di “Slaves of Ourselves”. I testi, come da tradizione, vertono sul pessimismo, sulla brutalità della guerra o sul marcio del mondo e della società che ci circonda ed arrivano direttamente sui denti grazie anche ad un ottimo bilanciamento di tutti gli strumenti che arrivano ai timpani dell’ascoltatore devastanti come bombe atomiche. Il brano più particolare e più “lungo” è “Parasitic Evolution” che mescola tempi più lenti ed apocalittici fino a farli esplodere grazie a dei riff a presa rapida, cosa da non sottovalutare quando si compongono dischi di questo tipo. Anche se non ci sono vere e proprie innovazioni l’album scorre benissimo senza forzature e senza particolari momenti di stanca.
Gli appassionati di metal estremo e non solo si facciano avanti perché questi giovani musicisti meritano supporto e visibilità nel genere.
(Fresh Outbreak Records, Mastice Produzioni, Ganamala Autoproduzioni, Fast’N’Loud Records, Sedation Records, Impeto Records, Italian Extreme Underground, Nothing Left Records, 2020)
1. Hidden Behind a Wall Of Falseness
2. Man Is War
3. Stigmatized Corpses
4. Mass Graves
5. No Control Over Our Identity
6. Slaves Of Ourselves
7. Life Sucks….and Then You Die
8. The One Who Suffer
9. F1
10. Parasitic Evolution
11. Apathy (feat. Ciuffo Cotard)