Dalla Svizzera i Convulsif con il loro quinto album affinano ulteriormente le loro armi bianche in costante equilibrio tra noise e sperimentazione. Extinct, pubblicato da Hummus Records è un gioiellino di nera follia che non potrà che affascinarvi.
Il quartetto è formato da batteria, basso, violino elettrico e clarinetto basso. Ma la line-up non tragga in inganno: il quartetto è infatti in grado di spaccarvi le orecchie fin dall’iniziale “Buried between One” con il suo lento ed inesorabile aumento di dinamica che rende sempre più minaccioso il tiro fino a esplodere nel caos più ferale. Dopo tali cacofonie la band come per dare una tregua a chi ascolta, propone la riflessiva “Five Days of Open Bones” dove il clarinetto crea tappeti atmosferici che con il tribalismo della sezione ritmica ci accompagnano in uno stato di ipnosi che porta al delirio caro ai Naked City. Più vicino ai territori dei Nostrani Zu i brani “Surround the Arms of Revolution” e “The Axe Will Break” con un groove davvero irresistibile. Le due anime della band, ovvero il contemplativo e lo schizoide, convivono egregiamente e il livello di affiatamento del combo è palpabile.
Nonostante l’oggettiva ostichezza della proposta tornare sui brani è un vero piacere, complice la raffinatezza degli arrangiamenti così malati e cupi che non sfociano mai nel mestiere. Una band matura che riesce a stupire con la sua proposta. Bravi.
(Hummus Records, 2020)
1. Buried Between one
2. Five Days of Open Bones
3. Surround the Arms of Revolution
4. Feed My Spirit Side By Side
5. The Axe Will Break